I Incontro Internazionale dei Giovani Cattolici per la Giustizia Sociale

venerdì 22 marzo 2013
I Incontro Internazionale dei Giovani Cattolici per la Giustizia Sociale

(ANS – Roma) – È in corso in questi giorni a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense (PUL), il I Incontro Internazionale dei Giovani Cattolici per la Giustizia Sociale, organizzato attorno al tema “Rinnovare la società attraverso il Vangelo”. Ieri, 20 marzo, giornata introduttiva dell’incontro, sono intervenuti mons. Enrico dal Covolo, sdb, Rettore della PUL, e il Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez Villanueva.

Nel saluto ai giovani presenti in sala e a quelli collegati via web da tutto il mondo, mons. dal Covolo non ha fatto mancare qualche accenno alla novità ecclesiale rappresentata da Papa Francesco; e ha poi introdotti i lavori indicando la finalità dell’appuntamento: “Questo non è semplicemente un incontro, che tra pochi giorni finirà. Noi desideriamo invece che voi possiate lavorare e dar vita, con le vostre idee e iniziative, a un Osservatorio permanente, che aiuti la Chiesa non solo a dialogare con i giovani, ma anche a prendere decisioni insieme a voi!”.

Dopo un intermezzo musicale della rock band cristiana “The Sun” sul palco dei relatori è salito il Rettor Maggiore, con un intervento ispirato in particolar modo sia dal Magistero di Benedetto XVI e sia dalle riflessioni carismatiche del VIII successore di Don Bosco, Don Juan Edmundo Vecchi.

Don Chávez ha articolato la sua relazione a partire dall’assunto che nessun cristiano può sottrarsi dalla vocazione e missione dell’evangelizzazione e che prima di delineare le modalità operative di questo impegno sia necessario essere “innamorati di Dio” e aver sperimentato la verità, la bontà e la bellezza del Vangelo. Fondamentale è lo “stare con il Signore” perché, ricorda il Retto Maggiore “Gesù non affida il suo Vangelo a chi non gli ha dato la propria vita”.

Successivamente ha delineato come specifico obiettivo della missione dei giovani credenti gli altri giovani, e ha indicato come primo compito di un giovane evangelizzatore quello di “ascoltare il desiderio altrui di vedere Gesù”, saper cogliere nei giovani lontani dalla vita religiosa quei desideri grandi di fraternità, di giustizia e di pace tipici dell’età giovanili e indicare la risposta a tali aneliti in Cristo. “Se non lo fate voi, chi presenterà a Gesù i sogni e i bisogni dei vostri compagni ed amici?” ha chiesto il Rettor Maggiore.

Ha poi indicato il passo successivo nell’accompagnare chi è in ricerca di Dio dall’incontro con Cristo all’incontro con la Chiesa. “Questo è un criterio di verifica di un incontro autentico con Cristo: il dono della comunità” ha detto il Rettor Maggiore, che a tal proposito ha segnalato ai giovani anche l’impegno di “correggere l’immagine deformata che può esserci della Chiesa in tanti giovani”.

Per concludere Don Chávez ha ricordato l’importanza della testimonianza gioiosa, tema anche della Strenna per il 2013, invitando i giovani a mostrare al mondo che la fede porta una felicità e una gioia vera, piena e duratura, e a testimoniare per primi il volto gioioso e felice della fede.

Nelle altre giornate sono previsti altri autorevoli interventi di varie personalità ecclesiastiche. Per la giornata di oggi è stato invitato a parlare il cardinal Óscar Andrés Rodríguez Maradiága, sdb, arcivescovo di Tegucigalpa e Presidente di Caritas Internationalis; sabato 23 ad introdurre i lavori della giornata sarà il salesiano mons. Mario Toso, Segretario del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace. L’incontro si concluderà domenica prossima, 24 marzo, con la partecipazione all’Eucaristia in Piazza San Pietro.

Pubblicato il 21/03/2013

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