Tre Veglie, un solo Spirito

mercoledì 29 gennaio 2025
Tre Veglie, un solo Spirito

Un momento di spiritualità e di condivisione, che ci prepara a celebrare la festa di Don Bosco con il cuore ricaricato, è l’appuntamento pensato dai delegati nelle tre consulte MGS regionali, ovvero la veglia, solitamente vissuta il sabato prima del 31 gennaio e che quest’anno ricade il 25 gennaio. Si tratta di una tradizione nata a Napoli, nella chiesa di via Medina dove don Bosco celebrò una messa e ricorda l’unica sua visita al Sud. Con il tempo questa tradizione si è consolidata e diffusa in tutte le regioni del nostro territorio ed è diventata un incontro fisso di ogni anno. Ripercorriamo le tre veglie vissute a Soverato, Bari e Salerno grazie alle parole di tre giovani delegati MGS.

#condonBoscoPellegrinidiSperanza
L’evento, nella città di Soverato, è iniziato con un corteo animato da canti oratoriani, che ha visto la partecipazione entusiasta di giovani provenienti da tutta la Calabria. Partendo dall’Istituto FMA, il gruppo ha percorso le vie della città fino a raggiungere la Parrocchia Santa Maria Immacolata, trasformando, con canti ed entusiasmo le strade in un luogo di festa e spiritualità. La veglia è stata incentrata sul tema della prima missione salesiana in Argentina: attraverso una rappresentazione teatrale, i delegati hanno ricreato la partenza dei giovanissimi salesiani che raggiunsero la Patagonia. Successivamente, uno dei momenti più intensi, è stata l’intervista doppia di due giovani testimoni dell’impegno missionario: Lorenzo, proveniente da Corigliano, ha raccontato la sua esperienza durante la missione in Egitto la scorsa estate, mentre Nicol, originaria di Soverato, ha condiviso i suoi sogni e le sue aspettative per la missione che la vedrà protagonista la prossima estate. Le loro parole hanno toccato profondamente i partecipanti, dimostrando che il carisma salesiano è più vivo che mai. La serata è proseguita con un momento di adorazione, durante il quale i giovani sono stati invitati a raccogliersi in preghiera e riflessione personale. A ciascuno è stato consegnato un foglio e una penna per scrivere una lettera nello stile di Don Bosco, un’occasione per esprimere i propri pensieri, desideri e propositi alla luce dei valori salesiani. La veglia si è conclusa con un saluto speciale di Suor Flora Brucoli che, con parole profonde, ha ringraziato tutti i presenti per la loro partecipazione e ha incoraggiato i giovani a continuare a seguire i passi di Don Bosco. Questo evento non è stato solo un momento di preghiera, ma una vera e propria esperienza di crescita, che ha lasciato un segno nel cuore di tutti i partecipanti. Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione: gli animatori, i delegati, i volontari e i sacerdoti. Don Bosco continua a ispirare le nuove generazioni e ricordandoci che, con entusiasmo e fede, è possibile costruire un futuro migliore per i giovani e per la comunità.

Ancorati alla speranza – Bari
La veglia è stata suddivisa in tre momenti significativi. Nel primo, ci siamo immersi nella storia di Don Bosco e del suo impegno nelle carceri, un luogo in cui sapeva guardare oltre le colpe e il dolore per scoprire nei ragazzi una scintilla di riscatto e futuro. È stata una riflessione intensa, che ha permesso a ciascuno di interrogarsi sul valore della speranza anche nelle situazioni più difficili.
Nel secondo momento, ci siamo soffermati sull’incontro tra Don Bosco e la Marchesa di Barolo, una figura che ha segnato profondamente la sua missione. Questo dialogo ha mostrato come il sostegno reciproco e la collaborazione possano diventare strumenti fondamentali per costruire percorsi di cambiamento. A rendere ancora più toccante questa parte è stata la testimonianza di don Antonio Carbone, che ci ha ricordato quanto sia importante credere nelle persone, anche in quelle che sembrano avere un destino già segnato. La speranza non si ferma davanti alle apparenze, ma si nutre della fiducia e dell’amore verso gli altri.
Infine, il terzo momento ha portato i giovani in un’esperienza di adorazione, guidata da don Giuseppe Russo. Durante questo tempo di raccoglimento, abbiamo riflettuto su quelle che sono le nostre “catene”: limiti, paure e ostacoli che ci impediscono di vivere pienamente. È stato un invito a riconoscere e consegnare queste fatiche a Dio, trovando la forza per andare oltre.
La veglia si è conclusa con un momento di condivisione in oratorio, dove, in pieno stile salesiano, l’atmosfera si è trasformata in un’esperienza di comunità e gioia.

Andate e cercate anime - Salerno
Questo lo slogan della Veglia MGS Campania-Basilicata tenutasi a Salerno e che ha visto radunare circa 300 giovani provenienti dalle diverse case SDB ed FMA delle due regioni. Quest’anno la consulta MGS Campania-Basilicata ha scelto come tema centrale per la Veglia una ricorrenza molto importante che si celebrerà nel 2025 all’interno della Congregazione: il 150° anniversario della prima spedizione missionaria salesiana. Infatti, l’11 Novembre 1875, nel santuario di Maria Ausiliatrice, Don Bosco diede l’addio ai suoi primi giovanissimi missionari consegnando loro 20 “ricordi”, che sono un vero “distillato” di come Don Bosco voleva i missionari salesiani e, tra questi 20, vi è anche lo slogan della nostra Veglia. I missionari salparono qualche giorno dopo, con precisione il 14 Novembre, dal porto di Genova con destinazione la Patagonia. Grazie a questa prima spedizione e a tutte le altre che nel tempo si sono susseguite e che tuttora si susseguono, i Salesiani sono arrivati in ogni angolo del mondo e Don Bosco è riuscito (e riesce ancora) a far conoscere Dio agli ammalati, ai poveri, ai vecchi, ai più bisognosi. Ricordare e celebrare questa importante ricorrenza ci è sembrato pertanto sia un dovere sia una fonte di grande responsabilità e di grande orgoglio. I vari momenti della Veglia sono stati quindi strutturati intorno al tema del viaggio: da un lato un pellegrinaggio reale (seppur minimo), con vari spostamenti, attraverso i quali si è immaginato di compiere un pellegrinaggio da Torino (dove Don Bosco salutò i suoi missionari) a Genova; e dall’altro lato un viaggio simbolico, segnato da una rete, una barca e un’ancora. Ispirati dalle parole dell’ispettrice suor Ivana, abbiamo intrapreso l’ultima tappa del nostro pellegrinaggio verso la Chiesa, dove abbiamo vissuto il momento più importante della serata, l’Adorazione Eucaristica: ci siamo messi alla presenza e all’ascolto del Signore, riflettendo e chiedendo al Padre di aiutarci a comprendere la “missione” che Lui stesso ci affida. Al termine del momento di preghiera ci siamo spostati in cortile per un momento di vera festa salesiana: tanti canti a Don Bosco, tanti balli, tanti sorrisi e abbracci e, infine, tanto buon cibo offerto gentilmente dalle mamme della casa ospitante. In serata, dopo aver salutato i tanti amici conosciuti nei vari eventi MGS locali e territoriali, ciascuno è ritornato a casa con il proprio oratorio, nella speranza che la Veglia e ormai l’imminente festa di San Giovanni Bosco possano aiutare i circa 300 giovani presenti a stimolare una riflessione sulla propria “missione” e a comprendere come poter essere “missionari”, lì dove si è.

Iris Marazzo, delegata MGS di Corigliano Rossano
Anna Claudia Losacco, delegata MGS di Bari
Marco Sicilia, delegato MGS di Salerno