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Giornate mondiali di Spiritualità della Famiglia Salesiana
“La speranza non delude” (Rm 5,5). La speranza non è solo una virtù teologica, ma una dimensione fondamentale e costitutiva dell’essere umano, che spinge a superare i limiti esistenziali, dando direzione e significato alla vita.
Si è svolta a Torino Valdocco la 43ma edizione delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana con la partecipazione di più di 350 persone giunte da varie parti del mondo e appartenenti ai 14 dei 32 gruppi che compongono la Famiglia Salesiana. Erano presenti dalle Ispettorie dell’Italia Meridionale don Tobia Carotenuto e don Gino Cella SDB e suor Mirela Jaku e suor Gabriella Imperatore FMA ed non pochi Cooperatori.
Nel Teatro Grande di Valdocco, un caloroso benvenuto accoglie i partecipanti, sia quelli fisicamente presenti e sia quelli collegati online. Allegria e simpatia, unità e comunione hanno caratterizzato da subito l’evento: siamo Famiglia! A cui fanno eco gli allievi della Scuola media di Valdocco che riportano in vita lo spirito pionieristico di speranza che ha motivato l’operato missionario di Don Bosco: 150° anniversario della Prima Spedizione Missionaria dei Salesiani nel 1875 in Patagonia. Poi i saluti di rito Don Leonardo Mancini, Superiore della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta (ICP) e don Joan Lluis Playà, Delegato del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana, che sottolineano i temi giubilari della speranza e del pellegrinaggio.
Il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, presenta la Strenna 2025 collegandola con l’Anno Giubilare e risponde alle domande dei partecipanti. La speranza è un’energia interna che nasce dall’unione con Dio, che rende una persona vibrante, attraente e capace di amore.
“Ancorati alla speranza”
Il tema viene approfondito con l’intervento online della dott.ssa Cristiana Freni, Docente dell’UPS: “La speranza orienta il pellegrino verso una meta certa, e nell’ottica cristiana lo accompagna verso l’approdo sicuro che trova in Cristo il suo ancoraggio. La speranza non è individualistica, ma è relazionale, radicata nella comunità e nella condivisione, e si manifesta in gesti gratuiti di umanità e accoglienza. Anche “Don Bosco fu un uomo di speranza contro ogni logica di umana consapevolezza. Si affidò confidando e affidando tutta la sua opera a Maria Ausiliatrice, la madre che non abbandona i suoi figli, che li anticipa nelle loro difficoltà e nei loro bisogni”.
Il pellegrinaggio verso il Duomo di Torino in diversi gruppi tematici con visite guidate in diversi luoghi storici salesiani, conduce tutti alla stessa meta, la Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Alessandro Giraudo, Vescovo ausiliare di Torino, il quale, nella sua omelia, sottolinea come i santi rendano una testimonianza credibile attraverso la loro vita, mostrando la bellezza dell’amore e della misericordia di Dio. In serata un emozionante momento di preghiera e musica offerto dal gruppo musicale giovanile “Sal.es” della Basilica di Maria Ausiliatrice, diretto dal Maestro don Maurizio Palazzo, SDB.
“Pellegrini con i giovani”
Coinvolgente l’ascolto-dialogo con i giovani partecipanti al Sinodo dei Giovani del Movimento Giovanile Salesiano che raccontano la loro esperienza, le difficoltà e le sfide affrontate, i sogni condivisi: protagonismo giovanile, fede e speranza, accompagnamento. Appassionante l’esperienza di Mons. Cristóbal López, Arcivescovo di Rabat “Spedizioni missionarie di ieri, apostoli in missione oggi”, che ribadisce come tutti siano missionari ovunque e che l’unica missione è amare, annunciare e testimoniare il Regno di Dio. Tutti siamo stati coinvolti da alcune esperienze missionarie nei diversi contesti sognati da Don Bosco: la prima spedizione SDB in Patagonia, la prima spedizione FMA in Uruguay, la missione in Giappone, l’India del Nord-Est, il Brasile, il Progetto Africa, Suor Maria Troncatti, peraltro prossima canonizzata, missionaria in Ecuador e quindi i laici in missione. La giornata si è conclusa con la tradizionale serata fraterna animata dai Novizi salesiani e partecipata con gioia dai diversi Gruppi della Famiglia Salesiana.
Con la Celebrazione Eucaristica si conclude l’esperienza delle Giornate di Spiritualità Salesiana. Il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, nell’omelia sul brano delle Nozze di Cana, lascia tre messaggi: la presenza materna di Maria Ausiliatrice, che si avvicina ai suoi figli e intercede per loro, l’intervento di Maria presso Gesù che suscita sempre un dinamismo che alimenta la fede, l’obbedienza e la vitalità della speranza e il riconoscere in queste giornate la bellezza del sentirsi una grande Famiglia, in cui ciascuno diventa speranza per l’altro.
Ogni Gruppo della Famiglia Salesiana si ritrova per condividere e fare una sintesi di quanto ascoltato e nell’indicare un nuovo orizzonte di cammino. Nell’assemblea conclusiva a tutti viene consegnato, virtualmente, il “kit del pellegrinaggio”: i sandali, che rappresentano la speranza viva e dinamica, un bastone della fede in Cristo, una Bibbia tascabile che conduce alla speranza viva, una bottiglia di acqua del battesimo per la purificazione, un pane che rappresenta l’Eucaristia e un rosario che simboleggia la compagnia di Maria. Un’esperienza di rinnovato entusiasmo nel sentirsi Famiglia e di impegno audace, come “pellegrini di speranza”, uniti dallo stesso Carisma e dalla stessa visione di Don Bosco.
Suor Gabriella Imperatore