I nostri partner e noi utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per personalizzare contenuti e pubblicità, fornire funzionalità ai social network o analizzare il nostro traffico. Cliccando acconsenti all'uso di questa tecnologia sul nostro sito web. Puoi cambiare idea e personalizzare il tuo consenso ogni volta che vuoi tornando a questo sito web. Può gestire le impostazioni relative ai cookie, cliccando su 'Gestisci cookie'.
Presentata alla comunità l'equipe di coordinamento laico
"I salesiani non vanno via da Santeramo!", questo il messaggio chiaro e deciso di don Pasquale Cristiani, ispettore dei salesiani dell'Ispettoria Meridionale nel corso della celebrazione di affidamento ai laici della struttura salesiana di Santeramo, tenutosi nella serata di mercoledì 19 febbraio. Si tratta di una trasformazione dell'opera, quella che sta avvenendo in questi mesi e che dovrebbe concludersi intorno a settembre p.v.
Per esigenze particolari dell'Ispettoria, in primis la carenza di risorse umane da inserire in realtà con maggiori difficoltà e a cui affidare compiti di rilievo, la casa salesiana di Santeramo non vedrà più la presenza fissa di preti salesiani all'interno dell'opera. Ma allo stesso tempo i salesiani restano accanto nell'animazione dell'opera in tutti i momenti importanti della comunità. Se dapprima la decisione ha creato un po' di confusione tra i frequentatori dell'ambiente salesiano e la cittadinanza tutta, durante la celebrazione è regnata un'aria serena e gioiosa.
Come da buona prassi, sono state designate le persone che faranno parte del coordinamento della struttura salesiana: a guidarli sarà Graziano Labarile, ex allievo. Dei vari ambiti della casa santermana se ne occuperanno Alessandro Labarile, Antonella Nuzzolese, Giovanni Plantamura, Giuseppe Morgese, Luigi Annicchiarico e Teresa Caponio. Questi sono stati scelti a fronte di un cammino durato più di un anno che ha visto il susseguirsi di incontri di formazione e motivazione. Come i salesiani hanno sottolineato più volte in fase di accompagnamento, ed anche durante la celebrazione, queste persone non saranno sole nel portare avanti la comunità: "tutti si sentano responsabili". I coordinatori saranno un punto di riferimento e si interfacceranno continuamente con i delegati salesiani.
Già dal 20 febbraio, gli incaricati scenderanno in campo all'interno della struttura. Del resto poco cambierà, dato che si tratta di persone già impegnate appieno nelle attività dell'opera. Resta ancora a Santeramo, almeno fino a settembre, la comunità formata da don Giovanni Monaco, don Gianpaolo Roma, don Gaetano Cofano ed il sig. Luigi Roccotiello. All'equipe di coordinamento i migliori auguri di buon lavoro sotto la guida del grande maestro salesiano, San Giovanni Bosco.