Riaperta la storica biblioteca Don Bosco. Decaro: "Luogo di cultura restituito al quartiere"

lunedì 1 febbraio 2016
Riaperta la storica biblioteca Don Bosco. Decaro: "Luogo di cultura restituito al quartiere"

Al suo interno oltre quarantamila volumi e testi. Darà opportunità di lavoro a quattro persone impiegate attraverso i Cantieri di Cittadinanza. Il sindaco: "Primo passo di un percorso che costituirà la Rete delle Biblioteche di Bari"

E' stata riaperta al pubblico la biblioteca “Don Bosco”, storico presidio culturale delRedentore, che al suo interno custodisce un patrimonio di oltre quarantamila volumi e testi che da ieri sono stati finalmente restituiti alla fruizione dei cittadini.

All’inaugurazione,sono intervenuti il sindaco Antonio Decaro e l’assessora alle Politiche educative e giovanili e Politiche attive del lavoro Paola Romano, don Francesco Preite, direttore Redentore Salesiani Bari e don Giuseppe Ruppi, responsabile Laboratorio 'Don Bosco Oggi'.

La riapertura, parte del progetto Bari per Bene, è frutto dell'unione di intenti tra la Chiesa del Redentore e il Comune di Bari che, attraverso il progetto Cantieri di Cittadinanza, ha creato le condizioni per poter riaprire uno spazio di socialità e di cultura importante in un quartiere che ne è storicamente privo. Quattro cittadini selezionati attraverso i Cantieri di Cittadinanza che d’ora in poi si prenderanno cura di questo luogo e lo terranno aperto al quartiere e alla città.

"Una biblioteca viene restituita al suo quartiere - scrive il sindaco sulla sua pagina facebook - alla città e alla crescita dei cittadini, grazie alla volontà di don Francesco Preite, al progetto Bari per Bene e al progetto del Comune di Bari Cantieri di cittadinanza. Infatti da questo momento 4 nostri concittadini inizieranno il loro tirocinio in questo luogo bellissimo".

"La biblioteca del Redentore - conclude il Primo cittadino -  è il primo passo di un lungo percorso che costituirà la Rete delle Biblioteche della città di Bari. Nei prossimi mesi abbiamo intenzione di accompagnare un modello di attivazione dal basso, che permetta l'apertura di luoghi dedicati alla cultura, dislocati su tutto il territorio. Una rete che veda una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato. Perché le cose belle si fanno insieme, e così Bari potrà diventare un insieme di cose belle".

 

Fonte: Baritody.it

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