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V Lettera dell'Ispettore
Carissimi Confratelli,
oggi solennità dell’Ausiliatrice, sento il bisogno di raggiungervi tutti per invitarvi ad unirvi all’immenso coro della Famiglia Salesiana di ieri, di oggi e di sempre, che continuando a costatare le meraviglie che compie Maria, l’Ausiliatrice, meglio la madonna di d. Bosco come dicevano i suoi ragazzi, si continui su questa strada tracciata dal nostro caro d. Bosco, per non sentirci soli, per agire da vincenti, anche quando i risultati non si costatano subito .
“ E’ Lei che ha fatto tutto…ripeteva d. Bosco..”, E’ Lei, dobbiamo essere convinti che può continuare a fare tutto, se ci sincronizziamo e ci rendiamo disponibili.
Ascoltandovi carissimi Confratelli, guardando il cammino personale e delle Comunità mi rendo conto che l’Ausiliatrice forse non è più la nostra “Maestra”, colei che viene invocata, e attraversa, orienta, sostiene la nostra missione. Ha un ruolo secondario, celebrativo, di ricordo che va nel vuoto. Forse perché non è in ognuno di noi presenza incisiva, come è stata nella vita di d. Bosco?
Da questa constatazione riparto per dare a me, a voi carissimi Confratelli, ai giovani e a tutta la Famiglia Salesiana della nostra Ispettoria Meridionale alcuni stimoli:
Preghiamola l’Ausiliatrice, non stanchiamoci mai.
Sentiamola “Maestra” e guida così come ci è stata consegnata dal nostro don Bosco.
Imitiamola nell’ascolto della Parola, nell’interiorizzarla questa Parola e nell’annunciarla con ottimismo.
Permettetemi di sollecitare la visibilità della Famiglia Salesiana, sempre più apparentemente, lo spero, impoverita perché noi siamo i salesiani, voi le FMA, gli exallievi, i salesiani cooperatori, l’Adma , il TR, le Famiglie d. Bosco…… . Non perché si debba perdere l’identità dei gruppi della Famiglia Salesiana, anzi, mi ripeto spesso, più questa identità è forte, più questa “Famiglia” dovrebbe essere visibile, forza di convocazione, proposta forte di appartenenza alla Comunità educativa/educante. Lievito e portatrice di questa Spiritualità Mariana che è fondante il carisma di d. Bosco affinché non si indebolisca.
E che ne pensate, quando la Famiglia Salesiana invece di essere forza di comunione tra tutte le realtà presenti, amalgama , nucleo animatore in un Opera, diventa disgregazione, allontanamento, in nome di una appartenenza più forte, di una identità……,che si rivela il più delle volte solo formale ? Don Bosco, si legge nelle memorie ha avuto molteplicità di collaboratori e presenze a vario titolo per il bene dei giovani. E’ lo Spirito che suscita, non ingessiamolo, non facciamo guerre tra poveri. Con Maria nel Cenacolo in attesa dello Spirito, insieme, come “Famiglia” , come Comunità educative/ educante, ripartiamo per portare ai giovani Gesù , il Signore.
Convochiamo a vario titolo, testimoniamo e lavoriamo per il bene dei giovani sentendo viva la presenza di Maria.
Il dono di tre Ordinazioni sacerdotali, due in Albania a Scutari e una in Calabria a Bocchigliero; le prossime quattro ordinazioni Diaconali due a Messina e due a Gerusalemme siano sprono nel non arrenderci nella fatica di essere guide dei nostri giovani e preghiera di gratitudine al Signore e a Maria.
Mentre mi preparo a celebrare l’Eucaristia in onore dell’Ausiliatrice ad Andria, termino questa lettera salutandovi tutti con affetto e chiedo per tutti noi e i nostri giovani la benedizione dell’Ausiliatrice.
Don Pasquale Cristiani
Ispettore
Andria, 24 maggio 2012 solennità dell’Ausiliatrice