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Torre ricorda "mamma coraggio" a dieci anni dalla sua scomparsa
Torre ricorda "mamma coraggio" a dieci anni dalla sua scomparsa |
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26 marzo 2004. Matilde Sorrentino viene assassinata con sei colpi di pistola sulla porta di casa. A ritrovare il corpo sulla rampa delle scale, suo figlio. Uccisa perché ha avuto il coraggio di denunciare. Insieme ad altre madri, Matilde ha deciso infatti di raccontare la storia degli abusi subiti da suo figlio e da altri bambini che per mesi hanno vissuto un incubo chiamato pedofilia. “A 7 anni mio figlio Diego faceva ancora la pipì a letto” racconta Antonio, manovale, 40 anni. “Era aggressivo. Andava in bagno solo se accompagnato da mamma o papà. Ma prima dei bisogni portava in corridoio tutti i soprammobili e persino lo spazzolone del wc. Abbiamo capito il perché solo mesi dopo: ci ha confessato che era vittima dei bidelli della scuola elementare che frequentava a Torre Annunziata. In 19 hanno abusato dei piccoli in cantina, nei garage, nei bagni. Scoperti nel 1997, dopo che mia moglie e altre tre madri a testa alta li hanno denunciati, sono stati condannati fino a 14 anni di carcere”. A dieci anni dalla sua scomparsa, l’Amministrazione di Torre Annunziata e la Comunità Alloggio “Mamma Matilde” hanno dato vita ad un’ iniziativa volta alla commemorazione della madre-coraggio. Tra gli altri sono intervenuti Tonino Palmese, salesiano, Associazione Libera; il Sindaco della città oplonitina Giosuè Starita; Nicola Conforti, comandante del Gruppo Carabinieri Torre Annunziata che ha incontrato i ragazzi delle comunità per un confronto. |