Testimoni Digitali Salesiani

mercoledì 26 gennaio 2011
Testimoni Digitali Salesiani

LECCE - Comunicazione, condivisione e comunione. Questi gli ingredienti che hanno reso speciale  la IV edizione, tenutasi presso l'oratorio centro giovanile salesiano di Lecce sabato 22 e domenica 23 gennaio 2011, del tanto atteso workshop di comunicazioni sociali.
Denominatore comune per gli oltre 80 partecipanti, una importante figura che li guida di giorno in giorno e che ha saputo essere, nella difficile epoca in cui è vissuto, un grande comunicatore e innovatore: San Giovanni Bosco.
Obiettivo del corso, presentato dal delegato dell'ispettoria salesiana meridionale per le comunicazioni, don Pierluigi Lanotte, e dalla responsabile dell'associazione locale “StradeGiovani” Cristiana Calogiuri, quello di formare giovani referenti delle comunicazioni sociali per gli oratori dell'Ime, con competenze teoriche e tecniche nei diversi media in modo da qualificare questo tipo di servizio sulla base dello stile salesiano.
I tanti giovani partecipanti, provenienti dalle lontane e vicine case dell'ispettoria, sono giunti a Lecce carichi di valigie ma sono ripartiti, non solo con il sorriso e tanti amici in piu, ma con un bagaglio ancor più grande: quello acquisito durante la due giorni del workshop.
Uno “zaino” da portarsi via pieno di competenze acquisite nei vari laboratori, ricco di nuove amicizie, colmo di esperienze di chi ha saputo con loro confrontarsi sui vari temi e su ciò che nel tempo si era già acquisito.
I lavori sono iniziati sabato 22 gennaio alle 15 e 30 con l'accoglienza nello stile di don Bosco e con le iscrizioni. Poi tutti in teatro per la plenaria “Testimoni digitali” e per dare il benvenuto e dare il via ufficiale ai lavori, non solo con la conoscenza dei responsabili ma con la parola dell'incaricato dell'oratorio di Lecce don Andrea Turrisi.
Quindi la presentazione dei laboratori.
Quello di fotografia e reportage tenuto da Maurizio Buttazzo, diretto a coloro che, avendo già acquisite le competenze di base della fotografia, ha voluto approfondire le dinamiche del racconto fotografico e conoscere la ricerca visiva e artistica che il mondo della fotografia presenta attualmente.
Il laboratorio di grafica editoriale e impaginazione, con Emanuele Mazzei grafico pubblicitario, per permettere ai giovani, di acquisire precise competenze e conoscenze nel campo della grafica editoriale e nell’impaginazione con Adobe InDesign, Photoshop e Illustrator.
Ripresa, montaggio e regia con “Phase35”. Un corso per imparare l'arte del regista con una profonda conoscenza tecnico pratica di fotografia, luci, ripresa e montaggio.
Altro laboratorio quello di cortometraggio con Alessio Allegretti e Valerio Romanelli. Un percorso studiato per i corsisti al termine del quale acquisire le competenze per realizzare un “corto” anche finalizzato al concorso di cortometraggi indetto in ispettoria.
Non è mancata di certo la musica come espressione comunicativa. Laboratorio presente infatti, quello di composizione musicale con Sergio Petrarca, una sezione dedicata alla produzione di canzoni di musica leggera o pop.
Poi quelli di Tecnico luci, del suono e webmaster nonché di teatro. Insomma una serie di laboratori che non hanno tralasciato nessun tipo di comunicazione in un mondo in cui la tecnologia viaggia davvero veloce ed in cui anche i “salesiani” amano e devono stare al passo.
Dopo la prima giornata di lavori, una cena tutti assieme ed una passeggiata rilassante per le vie della “Firenze del sud”, i giovani hanno affrontato carichi di entusiasmo anche il secondo appuntamento.
Una ripresa dei laboratori di prima mattina per poi partecipare tutti assieme alla Santa Messa presieduta dal delegato ispettoriale per la pastorale giovanile don Gino Cella e concelebrata da don Pierluigi Lanotte, don Andrea Turrisi e don Fabio D'Alessandro.
L'impegno ha continuato ad essere forte fino al pranzo con la comunità salesiana per poi riunirsi assieme e presentare i “frutti” di tanto lavoro.
Dalle canzoni inedite, all'audio curatissimo, dai nuovi siti oratoriani presentati, alle luci utilizzate ad hoc, dai reportage fotografici, ai cortometraggi spettacolari e alle mini rappresentazioni teatrali: risultati senza precedenti per questi lavori che avrebbero dovuto essere una bozza iniziale capace di essere spunto da portare a casa, nelle proprie case salesiane, dove iniziare a lavorare in questo senso assieme agli altri.
Si è concluso così, tra abbracci, sorrisi, scambi di mail o cellulare (nuove tecnologie!), tra arrivederci e foto ancora da scattare, una due giorni davvero ricca: che ha saputo dare ricchezza di contenuti, ricchezza nella comunione, ricchezza di testimonianza e ricchezza nel cuore.
Questi sono i giovani di don Bosco, quelli della nuova era, ma Lui ugualmente anche oggi direbbe, nonostante internet ed i suoi social network “Basta che siate giovani, perchè vi ami assai”.

di Antonella Di Coste

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