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Stage animatori invernale
Dal 27 al 29 dicembre circa 50 adolescenti, dal secondo al quinto superiore, provenienti dagli oratori SdB e FMA della Puglia, Campania e Basilicata hanno scelto ben volentieri di sottrarre una parentesi di tempo al consueto brack natalizio dai banchi di scuola per partecipare a un'esperienza significativa: lo Stage di formazione invernale per animatori salesiani. All’Ostello “Mamre” di Santeramo in Colle, dopo tre anni di fermo a causa delle restrizioni pandemiche, finalmente tanti ragazzi e ragazze si sono ritrovati “faccia a faccia” con il desiderio di ascoltarsi, approfondire, imparare e riportare negli ambienti locali tutto il necessario per migliorare l’agire quotidiano e il senso cristiano del servizio educativo a favore dei più piccoli.
Un’equipe di cinque consacrati/e e novizi è stata impegnata nelle attività di facilitazione con la strutturazione di 4 moduli formativi, trasmettendo nozioni e “modi di fare” necessari all’animatore salesiano; quali il valore pedagogico del gioco, dello sport e le tecniche per favorire esperienze collettive applicabili a scala oratoriana. Non sono mancate le lezioni frontali in cui i ragazzi, sia in maniera collegiale che divisi in gruppi di approfondimento, hanno potuto riflettere sui temi educativi propri al Sistema Preventivo di don Bosco e approcciare alla Bibbia. In particolare, nel modulo biblico, hanno fatto prima conoscenza del Vangelo di Luca e poi provato a interpretare alcuni passi evangelici con una ricerca creativa di materiale audio-visivo contemporaneo; diffuso poi in serata a Santeramo in Colle con l’attività “Guerrilla art” che ha previsto la distribuzione di Codici a barre QR ai passanti del centro storico. Altro momento formativo, di rilevanza anche giuridica, è stato quello condotto dai delegati di Pastorale Giovanile FMA e SdB, Suor Flora Brucoli e don Gianpaolo Roma, che hanno presentazione le “Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili”: un documento ispettoriale che pone l’accento sulle delicate responsabilità dell’educatore, al fine di garantire la cura e la tutela dei destinatari e di diffondere una cultura della prevenzione negli ambienti salesiani.
Durante l’ultima serata dello Stage, i giovani hanno avuto infine l’opportunità di dialogare con il Signore con un'Adorazione Eucaristica: ognuno ha potuto ritagliarsi lo spazio necessario per la preghiera personale, ringraziando e affidando il proprio “sì” al servizio di animazione.
A conclusione dell’esperienza, i colloqui individuali con ad alcuni membri dell’èquipe hanno consentito di poter tirare le somme su quanto appreso “didatticamente” e quanto maturato “umanamente”. «Essere animatore salesiano per me è motivo di gioia personale e grande orgoglio - afferma un partecipante - perché sento la responsabilità di dover accompagnare i ragazzi che mi vengono affidati nel percorso della loro vita e di aiutarli a raggiungere la loro strada». «Sono venuta qui allo Stage - sostiene un’animatrice di Salerno - per formare la mia persona e per portare nel mio Oratorio le conoscenze che sto apprendendo».
I giovani, contenti dell’importante esperienza vissuta e delle nuove amicizie instaurate, sono tornati a casa con il cuore pieno di buoni propositi e lo zaino ricco di appunti preziosi sotto la protezione paterna di San Giovanni Bosco.