SCUOLA DI MONDIALITA' IN PUGLIA

mercoledì 18 aprile 2018
SCUOLA DI MONDIALITA' IN PUGLIA

Il gruppo pugliese dei giovani partecipanti alla Scuola di mondialità si ritrova per confrontarsi sull’importante tematica della Salvaguardia del creato.

La nostra riflessione è partita dalla meditazione del brano della Genesi (2, 1-15) che descrive la meraviglia del creato che Dio affida all’uomo; egli dopo essere stato plasmato con la polvere del suolo è reso vivente grazie ad un alito di vita che Dio stesso soffia nelle sue narici.

Parole che ci ricordano il dono grande che Dio ci ha fatto creandoci e creando per noi un pianeta bellissimo.

Da buoni cristiani dobbiamo guardare agli spunti innumerevoli che la Chiesa ci ha dato nel tempo.

Già Papa Paolo VI aveva speso importanti parole nella sua Enciclica “ Populorum progressio”(1967) affrontando gli effetti traumatici della civiltà industriale e sottolineando l’errata concezione del profitto come motore  essenziale del progresso economico. Paolo VI sollecitava la cultura economica moderna ad imporsi obblighi morali e sociali al fine di salvaguardare la dignità dell’uomo.

Oggi Papa Francesco, nella sua Enciclica “Laudato Sì”, alimenta la discussione sulla sostenibilità e la salvaguardia della nostra “casa comune”, denunciando la “debolezza di reazioni” di fronte ai drammi di tante popolazioni vittime di un’ ottica economica senza scrupoli e invitando alla disponibilità a cambiare stile di vita e a capire che lo scopo finale delle altre alte creature non siamo Noi.

Noi giovani cristiani, dobbiamo pensare a come nel mondo ci sia sempre qualcuno “a Sud” di qualcun altro, e per Sud intendiamo una situazione di svantaggio e disuguaglianza determinata dal disinteresse e dall’avidità di “un Nord” non in grado di ascoltare e pensare ai più poveri.

Non possiamo perder tempo perché il cambiamento è nelle nostre mani e nelle nostre scelte quotidiane, non lasciamoci sfuggire gli esempi positivi che abbiamo accanto (pensiamo alla testimonianza video del padre missionario Bossi) e con coraggio accettiamo la sfida di essere esempi di una mentalità nuova, rivoluzionaria e quindi cristiana.

«Tutti noi esseri umani dovremmo unirci, aiutarci sempre, dovremmo godere della felicità del prossimo. Non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti. La natura è ricca e sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi l’abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, fatto precipitare il mondo nell’odio (…). Più che macchine ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è vuota e violenta e tutto è perduto.» “Il Grande Dittatore” Charlie Chaplin.

 

Elisabetta Lella

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