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QUARESIMAVIVA 2013 - turno triennio
Giorno 4 marzo, alcuni ragazzi delle case Salesiane di Caserta, Salerno, Soverato, Cisternino, Andria e Corigliano di Otranto, si sono incontrati pressi Grumento per svolgere gli esercizi spirituali di “Quaresima Viva” in preparazione alla Pasqua. Dopo esserci sistemati nelle stanze, ci siamo riuniti nel salone della casa per le presentazioni. Ad accoglierci c’erano Don Donato Bosco, le animatrici, Isabella e Francesca, e il novizio Giancarlo D’Ercole. Dopo il momento di deserto ci siamo recati nel refettorio, dove due mamme ci hanno deliziato con la loro cena. A conclusione della giornata Giancarlo ha diretto una serata di giochi, suddividendoci in tante squadre quanti sono i terreni menzionati nella parabola del seminatore, che rappresenta il tema portante di “Quaresima Viva 2013”. Dunque a scontrarsi c’erano le spine, i sassi, la terra buona e la strada che, mediante alcune sfide divertenti, ottenevano delle monete per poter acquistare degli ingredienti. Il gioco infatti consisteva nell’indovinare una pietanza e gli ingredienti di cui era costituita. Il giorno seguente si è svolto un intenso momento di deserto in cui ognuno ha avuto l’opportunità di riflettere in silenzio sul suo rapporto con Dio e con gli altri. La parte che però ha colpito maggiormente noi ragazzi è stata la condivisione di gruppo. Quotidianamente, infatti, parliamo con i nostri amici di tante cose, ma mai ci soffermiamo su argomenti veramente importanti. Altri momenti che ci hanno permesso di fare amicizia e conoscerci meglio sono stati quelli della colazione, del pranzo e della cena in cui alcuni gruppi, alternandosi, servivano i pasti in tavola, apparecchiavano e lavavano le stoviglie. Ma come ben si sa, quando ci si diverte, il tempo vola ed è così che l’ultimo giorno bussa già alle porte. A causa del maltempo non abbiamo potuto svolgere il pellegrinaggio Mariano sulla neve, che era nelle nostre previsioni. Così ci siamo recati in un’accogliente locanda per prendere una cioccolata calda e infine ci siamo diretti nella località di Pertusino, dove abbiamo visto la diga più grande d’Europa. Dopo aver scattato la foto di gruppo, siamo malinconicamente tornati nella casa di don Bosco, dove ad aspettarci c’erano pullman e macchine. Tuttavia, per quanto è vero che la nostalgia della propria famiglia sia sempre stata presente, ci siamo salutati con qualche lacrima che racchiudeva in sè la felicità nata dalla splendida esperienza del ritiro spirituale e, nel contempo, la tristezza di dover partire.
Ilaria Gnasso