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QUARESIMA VIVA GIOVANI
In oltre sessanta giovani provenienti dalle Case Salesiane di Andria, Bova Marina, Brindisi, Caserta, Cisternino, Lecce, Molfetta, Portici, Potenza, Salerno, Soverato, Vietri e Taranto abbiamo vissuto gli esercizi spirituali di “Quaresima Viva” a Grumento per quattro giorni, dalla domenica delle palme al mercoledì santo. Guidati da don Fabio e da don Paolo, abbiamo ripercorso il giorno della Resurrezione: siamo stati al sepolcro vuoto con Giovanni e Pietro, abbiamo visto apparire Gesù Risorto alla Maddalena e alla sera ai discepoli, ed infine abbiamo incontrato la parte di noi “non credente”con Tommaso. Grazie a suor Gabriella abbiamo riflettuto sul carisma salesiano di Don Bosco e di madre Mazzarello. Sollecitati dal giovane salesiano Giuseppe, abbiamo “ decostruito” la nostra fede, l’abbiamo messa in discussione interrogandoci - durante i momenti di deserto, di condivisione e di adorazione - su quanto la nostra sia una fede viva, dinamica, autentica, su quanto la nostra ricerca del Signore sia attiva, sulla nostra scelta quotidiana della santa inquietudine di sant’Agostino oppure delle vie apparentemente facili ma che portano al nulla, della strada del bene oppure di quella del male. A questo proposito, don Fabio ci ha ricordato che “credere significa esprimere l’adesione consapevole del cuore e della mente ad una forza di bene che lotta contro il male”, e che il credente ha uno sguardo limpido, profondo e buono, che sa guardare anche al dolore come luogo in cui sperimentare l’Amore. Infatti, il Signore muore di tenerezza sul monte degli Amanti, per insegnarci che in Lui il dolore e l’amore non sono separati. Abbiamo vissuto il tutto nello stile salesiano dell’allegria fatta di giochi, chitarre, karaoke, volti solari, piedi nel ruscello e passeggiate immersi nella natura. Infine, dai mandorli in fiore della val d’Agri siamo saliti sulle alte vette ancora innevate per ammirare la bellezza del Creato, e per alzare gli occhi al Cielo e guardarlo un po’ più da vicino. Riscendendo verso valle, e da lì alle nostre case, ora custodiamo nello zaino del cuore volti significativi conosciuti o ritrovati, impastati di abbracci, lacrime, sorrisi e silenzi, e abbiamo i polmoni un po’ più pieni per aver cercato, tra tutte le arie viziate, il respiro di Dio.
Valentina Licci