Presentazione delle Memorie dell'Oratorio

giovedì 17 novembre 2011
Presentazione delle Memorie dell'Oratorio

In preparazione al Bicentenario della nascita di Don Bosco, nel 2015, i salesiani dell'Università Pontificia Salesiana (UPS) si sono ritrovati lunedì 14 novembre per la presentazione e la consegna delle "Memorie dell'Oratorio" nella nuova veste editoriale. 

All'evento erano presenti tutti i salesiani della Visitatoria UPS, docenti e studenti, e rappresentanti di vari gruppi della Famiglia Salesiana. L'incontro, voluto dal superiore della Visitatoria, don Joaquim D'Souza, e dal Rettore prof. Carlo Nanni, è stato organizzato dall'Istituto di Teologia Pastorale della Facoltà di Teologia, e coordinato dal direttore dell'Istituto, prof. Jesús Manuel García. Presente anche don Francesco Cereda, Consigliere generale per la Formazione, in visita straordinaria all'UPS.
 
Aperto da un breve momento di preghiera, l'incontro si è strutturato in tre momenti. Nel primo, il prof. Aldo Giraudo ha presentato il volume delle "Memorie dell'Oratorio" che Don Bosco scrisse tra il 1873 e il 1875 e affidò "ai suoi carissimi figli salesiani" nel 1879. Il volume, edito dalla LAS, è introdotto dal saggio storico dello stesso prof. Giraudo, che ne ha anche curato le note storiche.

Nel suo intervento il prof. Giraudo ha affermato come il valore di questo volume risieda nell'offerta di un sistema educativo, che Don Bosco stesso immaginò come la proposta pedagogica e pastorale di chi avrebbe scelto di aderire al suo carisma. Citando don Braido, il prof. Giraudo ha definito le "Memorie dell'Oratorio" come le "Memorie del futuro".

Successivamente don Tonelli ha trattato del tempo che Don Bosco impiegò per scrivere le sue "Memorie". Un tempo necessario per conseguire "una memoria sapiente", capace di offrire una "interpretazione appassionata" e un esempio di "comunicazione evocativa" in cui c'è il coinvolgimento diretto del lettore. L'espressione "bada che ti riguarda" che Don Bosco rivolge al suo lettore, ha espresso don Tonelli, è "assicurata dall'affetto e dalla relazione".

La professoressa De Nitto, infine, ha evidenziato come le tre decadi raccontate coincidano con tre momenti della strategia formativa: la formazione della personale umanità, la sperimentazione del metodo di accompagnamento, e l'offerta di un modello educativo. In questa strategia si coglie un'offerta di sé che diventa elemento imprescindibile per la riuscita di una "relazione educativa". Per questo le "Memorie" rappresentano un esempio di accompagnamento e realizzazione da offrire a giovani e adulti, e in particolare ad una comunità "docente" come quella dell'UPS.

Nel suo pensiero dalla "buonanotte", poi, don Cereda ha auspicato che la personale lettura meditata delle "Memorie" aiuti ogni salesiano e ogni membro della Famiglia Salesiana a vivere bene il tempo della preparazione al Bicentenario, tempo in cui si farà memoria non solo di Don Bosco ma anche di quanto da lui è scaturito provvidenzialmente.

L'incontro si è concluso con la consegna solenne del volume, che i presenti hanno ricevuto dalle mani di don Cereda, don D'Souza e don Nanni.

Pubblicato il 16/11/2011

 

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