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Inaugurazione di Gjilan Kosovo
Saluto dell'Ispettore don Pasquale Cristiani per Inaugurazione di Gjilan (Kossovo) il 6 settembre 2013
Buona sera, desidero comunicare tre percezioni:
1. Il grazie
2. Accostare M. Teresa, II suo carisma a d. Bosco
3. Una casa per i giovani, una scuola, un cortile e dei salesiani, significa un d. Bosco per tutti senza differenze di cultura, di religione....
1. Prendo la parola innanzitutto per salutare tutti:
Nunzio, Vescovo con il suo vicario ed economo, il Primo ministro, Sindaco, autorità civili e militari e i donatori tutti e tra questi il responsabile di Renovabis, e a voi intervenuti, Salesiani e giovani
Grazie per la vostra presenza e per l'impegno profuso, e per quella tenacia necessaria che ci ha permesso di avere questa struttura e questi spazi per i giovani
Porgo il grazie personale del Rettor Maggiore, il d. Bosco di oggi per tutto il mondo salesiano, dei Salesiani di Pristina con il suo Direttore d. Matteo, in modo particolare d. Dominik e d. Oreste, tutti i Confratelli della IME e il mio personale e di chi mi ha preceduto in questo compito di animazione e di servizio,
2. Dal momento che questa inaugurazione avviene il giorno dopo del 10° anno della beatificazione
di M. Teresa, desidero accostare a Lei, al suo carisma, il nostro Padre, Maestro ed Amico dei
giovani S. G. Bosco.
M. Teresa ha amato con il suo cuore di Madre tutti soprattutto gli ultimi, dando la vita, e si è'
lasciata amare da tutti: dai piccoli, poveri e dai grandi della terra senza distinzione di religione, di colore politico, di cultura.
D. Bosco con il suo cuore di Padre, Maestro ed Amico,anche lui ha amato tutti ed in primis
i piccoli, i poveri, i deboli., senza distinzione.
Questo mi permette di dire forte che siamo qui per essere continuatori di questo carisma di un Padre che definisce l'educazione: "cosa di cuore" e richiede la passione educativa.
Questo ci dovrà' caratterizzare nell'accogliere, accompagnare e far crescere i giovani e le famiglie che la provvidenza ci vorrà affidare prioritariamente nell'animazione culturale quale la scuola che contraddistingue questa presenza in Gjilan.
3. Infine mi commuove pensare che il "sogno" come nella vita di d. Bosco diventa realtà'.
Quando un po' di anni addietro si cominciò' a parlare di Gjilan sembrava tutto un sogno.
Oggi, anche se ancora tanto ci sarà' da fare, questo sogno diventa realtà'.
Abbiamo una casa per i giovani, una scuola, un cortile e dei salesiani consacrati e dei laici.
Significa un d. Bosco per tutti senza differenze di cultura e di religione.
Una scuola che sarà' animata con il "criterio oratoriano", da una comunità' educativa,
impegnandosi ad essere come d. Bosco, aperti a tutti :"basta che siate giovani che io vi ami
assai...."
Siamo invitati come d. Bosco ad essere Padre : colui che e' affabile, orienta, si affianca...
Maestro: insegna e apre alla vita e alla vita piena..
Amico: compagno di viaggio., senza mai rinunciare ad essere educatore.
Tale processo richiede complicità' con l'educando nella piena libertà' e verità - Educare e'
educarsi.
Educandoci alla scuola dei nostri stessi giovani diventiamo capaci di educare.
Concludo convinto di non mettere in difficoltà' nessuno,come d. Bosco, anche noi affidiamo tutto nelle mani di Maria, l'Ausiliatrice. D. Bosco ripeteva : "ha fatto tutto Lei....
Tutte le cose importanti le poneva nelle sue mani. Ancora grazie a tutti, e a voi giovani presenti ripeto questa è casa vostra. Vivetela questa casa per sentirla sempre più vostra, contagiate e coinvolgete i vostri coetanei.
d. Pasquale Cristiani
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