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C’A PUTIMM’ FA’!
S.O.S. è una sigla che a prima vista può incutere ansia, timore, ma noi giovani del Movimento Giovanile Salesiano dell’Italia Meridionale, ognuno carico di un sogno, con il nostro ottimismo, siamo stati in grado di trasformarla in un messaggio di speranza. Sono queste infatti le tre parole chiave del Confronto Giovani Inter-Ispettoriale 2012, tenutosi presso l’opera di Salerno, classico esempio di convivenza di una realtà SDB e di una FMA, nei giorni 14 e 15 Aprile. Sotto lo sguardo vigile di Don Fabio Bellino e di Suor Gabriella Imperatore le tre consulte regionali hanno unito le loro forze e collaborato con entusiasmo per vivere due giorni insieme in nome di don Bosco. Inoltre, la presenza costante dell’Ispettore don Pasquale Cristiani e dell’Ispettrice suor Marinella Scano ha fatto avvertire forte il carisma di Don Bosco e di Madre Mazzarello in mezzo a noi. Ci hanno aiutato ad elaborare queste tre tematiche in primo luogo Don Tonino Palmese, salesiano e referente regionale di Libera. Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie, e il dott. Franco Roberti, Procuratore Capo della Repubblica di Salerno che, raccontandoci le loro esperienze con la criminalità organizzata e, soprattutto, con giovani coinvolti in essa, e le loro iniziative per il riscatto di chi ha sbagliato, hanno fatto ben comprendere come noi giovani possiamo ancora credere in una società migliore e utilizzare l’ottimismo per sognare un mondo senza più malavita e violenza. La coinvolgente Veglia di preghiera, mediante l’Adorazione Eucaristica accompagnata da brani scritti da Don Bosco, da Madre Mazzarello e dal Rettor Maggiore, ci ha aperto gli occhi su come attualizzare L’S.O.S. da giovani figli di Don Bosco. La band musicale Capone& BungtBangt ci ha insegnato, grazie alle loro canzoni e ai loro strumenti “fai da te”, come è possibile realizzare il proprio sogno in maniera semplice e partendo da poco. Come ogni momento salesiano che si rispetti il confronto è terminato con la Celebrazione Eucaristica, presieduta dall’Ispettore che ha invitato noi tutti a “consegnarci al Risorto” mediante l’ascolto, il perdono, la fede, il camminare insieme e, soprattutto, con lo Spirito Santo. Insomma, una serie di input positivi che hanno facilitato il confronto reciproco tra noi giovani e che alla fine hanno condotto all’elaborazione di un Manifesto: “Noi giovani del MGS ci impegniamo a: non smettere mai di sognare, coltivando al meglio i nostri talenti; vivere nel quotidiano con ottimismo, a pensare positivo, ad andare al senso profondo delle cose, senza avere paura delle fatiche e dei sacrifici; mantenere viva la speranza di vedere realizzati i nostri sogni e quelli dei nostri ragazzi, perché è possibile credere nella giustizia, nella bellezza e nella solidarietà. Ci crediamo! Continuiamo a sognare ed osare senza fermarci mai!”. È bello pensare, facendo ritorno alle nostre case, che l’ultima frase della canzone di Roberto Vecchioni, che dice “Sogna, ragazzo, sogna, ti ho lasciato un foglio sulla scrivania, manca solo un verso a quella poesia, puoi finirla tu”, è come se fosse stata scritta da Don Bosco nel cuore di ognuno di noi, per costruire un mondo migliore come buoni cristiani e onesti cittadini e continuare a credere nei nostri sogni nella speranza di vederli un giorno realizzati.