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Avvento Giovani '17, sulle tracce di Maria
Si è concluso il 3 Dicembre, con la prima Domenica di Avvento, il week-end di “Avvento Giovani”, un’esperienza promossa dall’IME che ha voluto mettere al centro la figura di Maria, “Donna di Parola”. L’evento ha visto partecipi 21 ragazzi provenienti da Puglia, Campania, Basilicata e Calabria presso Grumento Nova, luogo in cui il paesaggio naturale fa da cornice alla Casa Salesiana Don Bosco.
Così come Maria, anche noi, carichi di entusiasmo, ci siamo messi in viaggio da luoghi diversi ma con un obiettivo comune: raggiungere un luogo di quiete, lontano dai frastuoni che la vita quotidiana ci impone, per riempire di significato l’attesa dell’incontro con Gesù che nasce.
La centralità della figura di Maria ha guidato tutto il percorso, partendo dalla Lectio Mariana su “Maria nel Vecchio testamento” guidata da Don Francesco Redavid. I brani scelti dal libro del profeta Sofonia, dal libro del Siracide e dal libro del profeta Isaia, hanno rappresentato un chiaro invito ad accostarci con gioia di fronte al grande mistero del Signore che viene a salvarci, grazie al “sì” pronunciato da Maria. Egli “revoca la nostra condanna” e pertanto siamo invitati ad alleggerire i nostri“zaini” da qualunque pensiero possa turbare la nostra anima, in modo che possiamo essere pienamente orientati all’attesa della sua venuta. È la Sua presenza, che ritorna ogni anno in mezzo a noi, il segno più grande dell’amore di Dio per l’umanità.
Al tema dei segni dell’amore di Dio, si è ricollegata la Lectio Mariana tenuta da don Mimmo Madonna in cui, abbiamo meditato il Vangelo di Luca sulla vera beatitudine, in cui è il Signore stesso che esalta la figura di Maria. Lei per prima è stata Beata, perché Lei per prima ha dato ascolto alla Parola di Dio. Con il suo “sì” ha dato la sua Parola ed è diventata Lei stessa custode della Parola nel suo grembo.
Anche noi, come ha fatto Maria, dovremmo comprendere quale sia la vera beatitudine, nutrendo la nostra anima della Parola di Dio, in modo da proteggerla da qualunque attacco e tentazione esterna, divenendo ogni giorno testimoni della Luce. Siamo stati invitati ad interrogarci, ogni giorno, su cosa il Signore, tramite la sua Parola, voglia dirci di sé e come possiamo fare in modo che questa illumini tutta la nostra vita. In questo consiste la vera vita spirituale: meditazione, contemplazione e azione. Dobbiamo imparare a stupirci di fronte alle immagini di disarmante bellezza che ogni giorno Essa ci offre e stupirci di fronte al grande dono che è stata Maria per noi, Lei che ci ha donato Gesù, che è stata scelta dallo stesso Dio per essere sua Madre.
E lo avevano capito bene Don Bosco e Madre Mazzarello i quali, in una Lectio salesiana su Maria curata da Suor Giuliana, abbiamo constatato come questi abbiano voluto dedicare tutta la loro vita alla Madonna; una presenza che incontriamo ogni giorno, che deve accompagnarci nelle nostre scelte e che siamo chiamati, come fecero loro prima di noi, a testimoniare nei nostri oratori ed in tutti i luoghi della nostra quotidianità.
Interessante e originale è stato il Laboratorio: “La ricerca della bellezza nel volto di Maria”, curato da Giuseppe Russo, che ci ha dapprima introdotto all’arte delle icone bizantine in cui abbiamo appreso come, ad ogni colore, venisse attribuito un significato ben preciso; passando, in un secondo momento, a cimentarci nella realizzazione, tramite la tecnica dell’acquerello, di una piccola “opera d’arte”, in cui ciascuno ha sentito la responsabilità di creare un’opera dal significato vero e profondo. Sfiorare il volto di Maria, con un pennello o una spugnetta è stato come entrare in contatto diretto con Lei, e la scelta dei colori dal chiaro significato attribuitogli, è stato come dirle, “cosa sei Tu per me oggi” o, anche, “come vorrei che Tu da oggi entrassi nella mia vita”.
Ciò che non è mancato sono stati i momenti di meditazione personale. È stato utile poter riflettere, al termine di ciascun intervento, su quanto ascoltato, per poter elaborare in tranquillità le proprie considerazioni; ed è stato molto bello, dopo, sentire l’urgenza della condivisione, come accade nella vita quotidiana quando, provando qualcosa di bello, scatta l’esigenza incontenibile di condividerla con chi si ama perché l’altro possa gioire con me. E questo è stato il senso delle condivisioni fatte, nella consapevolezza che è dallo scambio vicendevole che si riempie l’anima e ogni cosa acquisisce ricchezza.
Questo è stato lo spirito con cui abbiamo scelto di accostarci all’Avvento che è attesa e vigilanza, attiva e operante. Imitando Maria, donna di Parola e del silenzio meditativo, vogliamo essere “ascoltanti” e “custodenti” della Parola, per prepararci consapevolmente all’incontro con Gesù, che è lì ad aspettarci nel profondo del nostro cuore.
Adele