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Accademia dell'Immacolata Oratorio Potenza
Accademia dell’Immacolata
In occasione della solennità dell' Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (8 dicembre), il mondo salesiano si mobilita per ricordare la figura che accompagnò e sostenne San Giovanni Bosco nella sua opera e l'incontro del Santo con Bartolomeo Garelli, momento che sancì la nascita dell'oratorio salesiano (8 dicembre 1841).
È tradizione ormai in tutte le comunità salesiane l' appuntamento con l' Accademia dell'Immacolata, momento in cui tutti i gruppi degli oratori, parrocchie o case salesiane possono esprimere il loro amore e la loro riconoscenza alla Madonna, ereditati da Don Bosco che soleva dire: “Ha fatto tutto lei.”.
Anche nella nostra comunità di Potenza i festeggiamenti in onore alla Vergine Immacolata sono vissuti con vivace entusiasmo e intensa spiritualità è il tradizionale appuntamento con l'Accademia non può mancare. Proprio come nel “sabato nel villaggio” di Leopardi, la preparazione che precede l' accademia è uno dei momenti più beli e vissuti durante l' anno. Per una buona metà del mese di novembre, l' oratorio diventa una enorme sala prove: dalla voce soave dei bambini che provano le poesie agli stramazzi degli animatori che dirigono i loro ragazzi con amore, dal rumore dei trapani degli addetti alla scenografia al risuono di quegli splendi canti dedicati a Maria. Tutto è avvolto da una aria di festa, ma allo stesso tempo di preghiera poiché si sente in modo tangibile la presenza di Maria.
Ore 15:00 arrivano i ragazzi che montano la scenografia, alle 18:00 arrivano i gruppi per le ultime prove, ore19:00 i bambini del catechismo, e l'aria si riempie di risate e di una gioia che coinvolge piccoli e grandi. Ore 20:00, tutti in teatro e alle ore 20:30, si apre il sipario. Sullo sfondo un grande telo bianco per proiettare video e immagini, una rete di pallavolo, una porta da calcio e palloni, tutti elementi che caratterizzano i nostri oratori. Ma non può mancare la protagonista assoluta. Una statua candida e luminosa domina sulla scena come domina sui nostri oratori, sulle nostre teste, sempre a vegliare su di noi, la Beata Vergine Maria, solo il suo nome dà tranquillità e sicurezza. I primi ad esibirsi sono i bambini del catechismo con canti e poesie. Seguono i ragazzi del laboratorio teatrale con un breve recital su i tre campioni della fede Domenico Savio, Francesco Besucco e Michele Magone, in occasione dell' anno di preparazione al bicentenario dalla nascita di Don Bosco dedicato alla pedagogia. I gruppi si incentrano, invece, sul sociale, mostrando problematiche varie che affliggono il mondo giovanile, con una attenzione particolare all' anno della fede indetto dal papa. Tutto si conclude con il caloroso saluto e la tradizionale buonanotte salesiana del parroco Don Italo e l' incaricato dell' oratorio Don Federico che hanno seguito tutta la preparazione con amore paterno e con partecipazione attiva. Usciti dal teatro si è mossi da un' amore travolgente alla Madonna e si può comprendere a pieno l'impegno che Don Bosco ci ha dato, di essere “buoni cristiani e onesti cittadini”.
Michelangelo Blasi