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A PIEDIMONTE festa di DON BOSCO
"UN SOGNO MOLTO STRANO CHE CAPIVI PIANO PIANO CHIEDEVA TUTTA LA TUA VITA"
Questo è quello che celebra una delle canzoni più care ai Salesiano in omaggio a Don Bosco, il Santo dei giovani, il nostro Santo ….. Quel Santo che a nove anni, dopo un sogno, ha consacrato al Signore ed ai giovani del mondo la sua intera esistenza.
Domenica, 31 gennaio, Don Bosco è stato festeggiato anche a Piedimonte Matese con una messa solenne celebrata da Don Carmine Del Vecchio e con uno spettacolo organizzato dai ragazzi dell’oratorio.
La funzione delle ore 10.00 ha visto impegnato il coro dei Salesiani “Kerigma” nella liturgia animata anche con la collaborazione di alcuni esponenti del coro della Parrocchia di San Marcello e di San Michele, della Parrocchia di Santa Maria Maggiore e del coro dell’ Ordine Secolare Francescano.
Soprattutto, però, ha visto la partecipazione dell’intera comunità dei fedeli tra cui il sindaco Avv. Vincenzo Cappello ed il Presidente della Comunità Montana Fabrizio Pepe.
Al termine della funzione liturgica, tutti i partecipanti si sono ritrovati nel salone del teatro per un piccolo rinfresco e per darsi poi appuntamento alle ore 18.30, orario di inizio dello spettacolo serale.
Anche il momento di questa festa serale ha visto coinvolta l’intera comunità ed ancora una volta la partecipazione attiva del Sindaco e di Don carmine Del Vecchio, chiamati sul palco per la premiazione delle squadre vincitrici del toreo di calcetto organizzato per l’occasione.
La serata si è articolata in più fasi nelle quali è stata ripercorsa a tappe la vita del Santo, intervallata, da sketches, duetti e giochi per i più piccini e dal mini musical “Altrochè” messo in scena dai giovani dell’oratorio e dai loro animatori.
A concludere la domenica è stata l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria a Don Bosco tra i cui primi premi una tegola raffigurante il Santo realizzata artigianalmente dalle Cooperatrici Salesiane attive nel laboratorio “Mamma Margherita”.
L’ultimo giorno di gennaio, però, per tutte le comunità Salesiane è stata una doppia festa perché proprio il 31 gennaio sono iniziati i festeggiamenti in onore di Don Rua, primo successore di Don Bosco, al cui coraggio si deve l’esistenza dei Salesiani.
Don Rua non è stato solo il primo ragazzo educato con il metodo preventivo di Don Bosco, non è stato solo il primo a seguirlo nella strada del sacerdozio….. E’ stato quel ragazzo che, già adolescente, Don Bosco ha scelto per dividere tutto: gioie, dolori, responsabilità!
Ed il Michelino Rua di oggi è ogni ragazzo che vive la realtà salesiana perché Don Bosco, proprio come ha scelto lui, ha scelto anche noi, ci ha chiamati a far restare vivo il suo sogno, a diventare bravi cristiani e onesti cittadini.
Ci ha chiamati ovunque, nel mondo con le missioni, nella realtà cittadine con i salesiani S.D.B. e F.M.A., a Piedimonte Matese dove oggi, il suo compito è stato accolto dai Salesiani Cooperatori.
Questo è stato il sogno di Don Bosco e questo deve essere il fermo proposito di chi ha fatto quel Sogno.
Ci affatichiamo tanto spesso intorno a cose che ci danno angoscia, turbamenti,dolore, ci arroventiamo per il danaro, per una piccola supremazia, per un amico un po’ invidioso. Vale la pena? La carità, la comprensione, la gioia di procurare un sorriso non pagano più e meglio di tante ansie? Diamo, allora più importanza all’amore per gli altri, alla dedizione verso i bambini, gli adolescenti, i giovani che sono il nostro futuro.
Entriamo, cioè, davvero, nello spirito Salesiano con coraggio e dedizione.
Don Bosco benedirà questo nostro coraggio e non permetterà mai che le nostre iniziative falliscano senza generare amore, aggregazione, fiducia in chi ci è accanto.