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GENTILONI INCONTRA IL SCN
“Aiutando il prossimo, si aiuta anche se stessi".
Lunedi 25 settembre 2017 alle ore 15.30, presso la Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica, il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni ha incontrato i volontari del Servizio Civile Universale. L’evento, che ha visto la brillante e sempre divertente regia di Geppi Cucciari, ha rappresentato qualcosa di più di un semplice convegno. Esso, infatti, non solo ha riavvicinato e rafforzato lo stretto legame tra i cittadini e le istituzioni ma ha anche permesso una maggiore conoscenza del significato di “cittadinanza attiva”.
Il Presidente è stato accolto da circa 800 volontari che, guidati dal volontario Mirko Lo Coco, hanno intonato l’inno di Mameli. Sin da subito è stato chiaro come l’evento voleva rappresentare una festa chetestimonia l’impegno quotidiano dei giovani non solo per l’Italia intera, ma anche per quei paesi dove operano alcuni volontari.
Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, è intervento per primo. Con il suo intervento ha voluto rimarcare quel lungo percorso intrapreso dal Governo verso quei cambiamenti che hanno introdotto il Servizio Civile Universale. L’obiettivo era quello di migliorare la lunga storia dell’istituto del Servizio civile nazionale che è frutto di grande esperienza e volontà. Il Servizio civile nazionale è nato 45 anni fa con l’obiezione di coscienza ma soprattutto con un forte spirito di solidarietà e impegno civico. Il cammino è stato avverso ma avvincente e ha portato l’impiego di oltre 800mila volontari dal ’72 al 2005.
Dopo un pungente ma sincero intervento di Geppi Cucciari, alcuni volontari del servizio civile hanno riportato le proprie esperienze: Francesca Guerrieri, impegnata in un progetto di assistenza, ha parlato di un’esperienza “particolare” ma al tempo stesso indimenticabile mentre Francesco Lozzi, che ha svolto il suo servizio in Ecuador, ha raccontato alcuni episodi della sua lotta contro i conflitti ambientali. Sono intervenuti anche: Elisabetta Panza, operatrice nelle aree del terremoto del Centro Italia, Isabella Loiacono, protagonista del progetto europeo IVO4ALL, Stefano Neri, uno dei quattro giovani rappresentanti dei volontari nella Consulta nazionale per il Servizio civile universale. Gli enti sono stati rappresentati da Giovanni Bastianini, Presidente della Consulta, e da Guido Spaccaforno, formatore per il servizio civile. Attraverso le loro voci e le loro emozioni è emerso sia l’inconfondibile significato del Servizio civile sia l’impegno civico di tutti quei giovani che hanno impiegato e che tutt’ora impiegano il loro tempo e le loro energie per aiutare il prossimo.
A seguire, il Sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politiche Sociali Luigi Bobba ha ricordato "il cammino insieme fatto a passo spedito" e ha definito la riforma del Servizio civile come "il carburante che ci permette di andare avanti". Il Servizio civile, infatti, forma i giovani a ciò che avverrà "dopo", favorisce la crescita del Paese e stimola profondamente i volontari a guardare quelle persone che hanno minori opportunità.
Accerchiato dal calore e dall’affetto dei tantissimi volontari arrivati da tutt'Italia, il Presidente Gentiloni ha concluso il pomeriggio già pieno di riflessioni, idee e suggestioni. Le sue prime parole sono d’elogio e di riconoscimento verso tutti coloro che si mettono al servizio della comunità e che cercano di rendere più bella la propria vita e quella degli altri. Il premier, poi, ha esaltato non solo chi si impegna quotidianamente ma anche coloro che si impegnano nelle emergenze di protezione civile e negli eventi di grande rilievo per il Paese.
Analizzando i dati relativi all’impiego attivo dei volontari, ha evidenziato l’impegno del Governo verso il Paese e verso i volontari che già da quest’anno saranno circa 50mila. Il Presidente ha rimarcato quello che rappresenta il servizio civile ovvero un’attità nobile che aiuta i giovani a tenere unito il tessuto spesso strappato dell nostra società.
Riflessione, coraggio, esperienza e concretezza sono gli elementi fondamentali che caratterizzano l’animo di ogni volontario. Certo, è un compito arduo ma pur sempre ambizioso. Lavorare per il bene comune attraverso tanti piccoli gesti fa la differenza nelle grandi sfide come la tutela dell'ambiente, dell’istruzione, del patrimonio artistico e culturale ma anche nei più recenti e delicati fenomeni migratori.
Spesso anche a noi volontari, capita di pensare di non essere all’altezza e di voler tornare indietro. Soprattutto quando ci sentiamo soli davanti a scelte difficili da fare. Ma è allora che emerge spontaneamente la determinazione che ci permette di andare avanti.
Sarà poi immediato e naturale non dire semplicemenre "ne è valsa la pena" ma “è stato bello ed immensamente emozionante cambiare la mia vita e quella degli altri”.
E come ha concluso egregiamente il Presidente Gentiloni, "Viva il Servizio civile, viva chi si impegna per gli altri , arricchendosi con gli altri".
Luigi De Giglio
Redentore Salesiani Bari