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“Scendi per le strade, scendi ancora!”
Non è il semplice ritornello, che torna in mente a distanza di due giorni dallo spettacolo al Petruzzelli di Bari per la chiusura del Bicentenario. “Insieme a te cammineremo, cantando”, affinche’ il sogno continui. Quel sogno che con la nascita di Don Bosco, è nato insieme a lui, 200 anni fa. “Tra mille occhi di ragazzi..” ed è stato proprio così. Quegli occhi fissi, concentrati e pieni di emozioni, che il 19 ottobre hanno calcato il palcoscenico davanti ad una platea gremita e stupita, felice di condividere, come in una grande famiglia, un momento così importante, che ha sprizzato salesianità da tutti i pori. Quell’impegno cominciato in un sabato pomeriggio qualunque, con l’arrivo dei 150 ragazzi al workshop di Santeramo e quella conseguente adrenalina, nel dimostrare a tutti di essere parte di quella grande condivisione, di essere un puntino nel grande “Noi”, di aver cantato, ballato, preparato quella scenografia per il Don Bosco di tutti, per la gioia della famiglia salesiana. La preziosa presenza dello scenografo Enzo Gagliardi e della sua assistente Federica che hanno garantito professionalità e bellezza allo sfondo, la conduzione impeccabile e la presenza assidua dietro le quinte tra i ragazzi della giornalista Maria Soave, il lavoro di equipe, la bella presenza di ospiti istituzionali come il presidente della Regione Puglia, il sindaco di Bari, l’Arcivescovo e il sorprendente Rettor Maggiore hanno sfumato di belle tonalità uno spettacolo nato già a colori. Il tocco nero è facilmente riconducibile a quella penna del presidente Michele Emiliano, che ha firmato il decreto legislativo che riconosce la funzione sociale agli Oratori. Come in un’immensa cartoleria, che prepara alla scuola, le forbici hanno tagliato il nastro della casa famiglia “16 Agosto” di Bari, qualche ora prima di andare in scena, in un’anteprima che lascia l’ansia di assaporare tutto il resto. Casa, chiesa, cortile e scuola, i quattro pilastri che in scena hanno preso vita, tra canti rivisitati, balli e allegria. Il tutto reso in un’atmosfera unica, resa ancora più speciale, dalla presenza del gruppo di pizzica “Taricata”, che hanno saputo rendere omaggio alle radici salentine e porgendo così il dovuto ringraziamento per la bella ospitalità della Puglia. Tutti a bocca aperta dopo le parole di Don Angel, decimo successore di Don Bosco, che ha sottolineato la grande utilità sociale degli oratori. E in un mix di forti emozioni, in cui tutti hanno potuto immergersi, ”ritornerà la vita..” grazie alla fiamma di quella lanterna sempre accesa e portata per le strade, tra la gente, ad annunciare che Don Bosco “stays with us” (Sta con noi), e nonostante i suoi 200 anni, continua imperterrito la missione, attraverso un’eredità lasciata alla sua grande famiglia.
Brigida Vicinanza