I nostri partner e noi utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per personalizzare contenuti e pubblicità, fornire funzionalità ai social network o analizzare il nostro traffico. Cliccando acconsenti all'uso di questa tecnologia sul nostro sito web. Puoi cambiare idea e personalizzare il tuo consenso ogni volta che vuoi tornando a questo sito web. Può gestire le impostazioni relative ai cookie, cliccando su 'Gestisci cookie'.
Chiesa e Lavoro. Quale futuro per i giovani nel sud
CHIESA E LAVORO. QUALE FUTURO PER I GIOVANI NEL SUD?
CONVEGNO DELLE CHIESE DEL SUD
Con l’augurio di Papa Francesco di una fruttuosa riflessione“, l‘8 e il 9 Febbraio 2017 si è tenuto a Napoli, nel Terminal Stazione Marittima, il convegno promosso dalla Chiesa di Napoli sulla tematica “Chiesa e lavoro. Quale futuro per i giovani nel Sud“.
Esperti nel settore e oltre cento vescovi della Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia hanno evidenziato le difficoltà dei giovani meridionali nel trovare lavoro, attraverso interviste, dati e statistiche poco rassicuranti che hanno coinvolto la popolazione italiana dai 15 ai 30 anni.
Il primo giorno è stato proiettato il Filmato "Quale Mezzogiorno?“, a cura del TGR Rai Campania, che ha sintetizzato alcune cifre interessanti:
- negli ultimi cinque anni oltre un milione di giovani sono emigrati dal sud;
- il livello di disoccupazione in alcune regioni è salito e molti dei giovani diplomati (73,3%) e laureati (62,9%) non riescono a trovare sbocchi lavorativi; medie altissime se confrontate con quelle settentrionali o europee.
Giustificando queste statistiche, sei ragazzi, rappresentanti le regioni coinvolte, hanno approfondito le problematiche del rapporto giovani-lavoro, ma hanno anche proposto possibili soluzioni affidandosi alla creatività, al senso etico e alla formazione continua.
Monsignor Filippo Santoro, Vescovo di Taranto, sottolinea:
“Siamo quotidianamente feriti come Vescovi e come cittadini del Sud dal dramma di tanti giovani che lasciano la nostra terra, che non hanno lavoro […] Questa crisi che attraversiamo è un opportunità non per piangerci addosso, ma per scoprire la vera natura del Cristianesimo.”
Al convegno è intervenuto anche l’economista Leonardo Becchetti che ha commentato così il valore di queste due giornate di intenso lavoro: “Ci sono tantissime buone pratiche sul territorio (come il progetto Policoro, il microcredito e l’alternanza scuola-lavoro) e in diversi casi la Chiesa ha un ruolo molto bello di creazione d’impresa […] Un distillato di consigli e suggerimenti” da queste buone pratiche potrebbero indicarci linee guida per un futuro sostenibile.
L’esperto conclude il suo intervento augurandosi e augurando incentivi fiscali ad hoc per i giovani del Mezzogiorno, supportati da adeguate infrastrutture.
La voglia di cambiare rotta quindi c’è, come sottolinea anche il vescovo di Caserta Mons. Giovanni D’Alise, e consiste nell’ “Aiutare i Giovani per aiutare l’Italia” con progetti mirati a facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro. Tre spunti propone il Monsignore:
1. Valorizzare i beni culturali attraverso Imprese giovanili nel settore turistico
2. Alternanza scuola-lavoro
3. Fondi agricoli per organizzazioni giovanili
Questo convegno rappresenta un punto di partenza per riflessioni condivise e azioni concrete a breve-medio termine; ma è necessario l’impegno di tutti, dai giovani alle istituzioni, dal pubblico al privato per invertire un trend che, se continuasse, porterebbe via dal sud-Italia più di 4,5 milioni di giovani entro il 2065.