Chiesa e Lavoro. Quale futuro per i giovani nel sud

venerdì 10 febbraio 2017
Chiesa e Lavoro. Quale futuro per i giovani nel sud

CHIESA E LAVORO. QUALE FUTURO PER I GIOVANI NEL SUD?

CONVEGNO DELLE CHIESE DEL SUD

 

Con l’augurio di Papa Francesco di una fruttuosa riflessione“, l‘8 e il 9 Febbraio 2017 si è tenuto a Napoli, nel Terminal Stazione Marittima, il convegno promosso dalla Chiesa di Napoli sulla tematica “Chiesa e lavoro. Quale futuro per i giovani nel Sud“.

 

Esperti nel settore e oltre cento vescovi della Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia hanno evidenziato le difficoltà dei giovani meridionali nel trovare lavoro, attraverso interviste, dati e statistiche poco rassicuranti che hanno coinvolto la popolazione italiana dai 15 ai 30 anni.

 

Il primo giorno è stato proiettato il Filmato "Quale Mezzogiorno?“, a cura del TGR Rai Campania, che ha sintetizzato alcune cifre interessanti:

  • negli ultimi cinque anni oltre un milione di giovani sono emigrati dal sud;  
  • il livello di disoccupazione in alcune regioni è salito e molti dei giovani diplomati (73,3%) e laureati (62,9%) non riescono a trovare sbocchi lavorativi; medie altissime se confrontate con quelle settentrionali o europee.

Giustificando queste statistiche, sei ragazzi, rappresentanti le regioni coinvolte, hanno approfondito le problematiche del rapporto giovani-lavoro, ma hanno anche proposto possibili soluzioni affidandosi alla creatività, al senso etico e alla formazione continua.

 

Monsignor Filippo Santoro, Vescovo di Taranto, sottolinea:
“Siamo quotidianamente feriti come Vescovi e come cittadini del Sud dal dramma di tanti giovani che lasciano la nostra terra, che non hanno lavoro […] Questa crisi che attraversiamo è un opportunità non per piangerci addosso, ma per scoprire la vera natura del Cristianesimo.”

Al convegno è intervenuto anche l’economista Leonardo Becchetti che ha commentato così il valore di queste due giornate di intenso lavoro: “Ci sono tantissime buone pratiche sul territorio (come il progetto Policoro, il microcredito e l’alternanza scuola-lavoro) e in diversi casi la Chiesa ha un ruolo molto bello di creazione d’impresa […] Un distillato di consigli e suggerimenti” da queste buone pratiche potrebbero indicarci linee guida per un futuro sostenibile.
L’esperto conclude il suo intervento augurandosi e augurando incentivi fiscali ad hoc per i giovani del Mezzogiorno, supportati da adeguate infrastrutture.

 

La voglia di cambiare rotta quindi c’è, come sottolinea anche il vescovo di Caserta Mons. Giovanni D’Alise, e consiste nell’ “Aiutare i Giovani per aiutare l’Italia” con progetti mirati a facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro. Tre spunti propone il Monsignore:
1. Valorizzare i beni culturali attraverso Imprese giovanili nel settore turistico

2. Alternanza scuola-lavoro

3. Fondi agricoli per organizzazioni giovanili

Questo convegno rappresenta un punto di partenza per riflessioni condivise e azioni concrete a breve-medio termine; ma è necessario l’impegno di tutti, dai giovani alle istituzioni, dal pubblico al privato per invertire un trend che, se continuasse, porterebbe via dal sud-Italia più di 4,5 milioni di giovani entro il 2065.

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