I nostri partner e noi utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per personalizzare contenuti e pubblicità, fornire funzionalità ai social network o analizzare il nostro traffico. Cliccando acconsenti all'uso di questa tecnologia sul nostro sito web. Puoi cambiare idea e personalizzare il tuo consenso ogni volta che vuoi tornando a questo sito web. Può gestire le impostazioni relative ai cookie, cliccando su 'Gestisci cookie'.
Don Bosco e i diritti umani
Don Bosco nel suo amore per i ragazzi più poveri ed abbandonati ha anticipato, sotto tanti e molteplici aspetti, teorie ed opzioni della moderna pedagogia e, in particolare, la visione che oggi definiamo basata sui diritti umani dei bambini e degli adolescenti.
In un contesto in cui il bambino, il ragazzo “bisognoso” - perché povero, analfabeta, abbandonato, migrante (il 18 dicembre è anche la giornata mondiale per i diritti umani dei migranti) - è visto come un deviante, una minaccia per la società, cui corrispondono politiche repressive da parte delle istituzioni, Don Bosco ribalta la visione e l’approccio educativo, e dà fiducia al ragazzo, crede nelle sue capacità come persona, soggetto del proprio sviluppo e di quello della comunità in cui vive, inventando e mettendo in pratica un nuovo sistema educativo: il ‘Sistema Preventivo’.
I Salesiani oggi sono probabilmente l’agenzia educativa più rappresentativa al mondo. Da sempre, come parte integrante del loro stesso carisma, i Salesiani di Don Bosco sono molto sensibili al tema delle violazioni dei diritti umani, in particolare dei bambini e degli adolescenti.
Fondamento dei diritti umani per noi è la dignità di ogni persona, inscritto nella natura umana; i diritti umani per noi appartengono al disegno di Dio sull’uomo e sulla donna, “senza distinzione alcuna, di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione” (cfr. Art 2 della Dichiarazione dei Diritti Umani)
Don Gianpaolo Roma