Pescare con l'amo

lunedì 13 gennaio 2025
Pescare con l'amo

Il complesso monumentale dell'Eremo dei Camaldoli è stato la splendida cornice che, nella mattinata di sabato 11 gennaio, ha ospitato i confratelli delle comunità salesiane del Golfo di Napoli (Napoli "Don Bosco", Torre Annunziata, Vomero) che si sono incontrati per vivere l’abituale ritiro mensile.
I salesiani, dopo aver ascoltato la predicazione di mons. Francesco Beneduce, vescovo ausiliare di Napoli, hanno avuto del tempo di silenzio personale, a cui hanno fatto seguito la preghiera dell’ora media, guidata dalle suore brigidine, e la celebrazione eucaristica.
Sono tanti i riferimenti evangelici e le indicazioni educativo-pastorali che hanno arricchito la riflessione del vescovo partenopeo, ispirata alla missione dei settantadue discepoli secondo il Vangelo di Luca (10,1-10).
Secondo il predicatore, la venuta del Regno di Dio è conseguenza dell’accoglienza del messaggio evangelico, il quale non può essere trasmesso se non da una comunità: l’invio “due a due” è apertura verso un terzo -il Padre- ed antidoto contro l’individualismo sempre più imperante nella nostra società. L’invito metaforico a “non pescare con la rete ma con l’amo” è ciò che dovrebbe caratterizzare la Chiesa del nostro tempo. Si tratta dell’attenzione pastorale da avere nei confronti dei singoli ragazzi e che rispecchia quel “prendersi cura” tipico della relazione medico-paziente. Difatti, la professione di medico di Luca si riversa anche nei suoi scritti attraverso l’azione sanante della Parola.
La riflessione si è chiusa con un messaggio di speranza: il fallimento nella pastorale non è semplice sconfitta né punto di arrivo. Al contrario, è costitutivo della nostra missione e, soprattutto, terreno fertile per dare risposta a quella domanda di salvezza che in tanti modi, a volte anche contraddittori, il mondo giovanile ci pone.

 
Davide Baccaro