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La nostra GMG
Le strade della capitale spagnola, per sette giorni, dal 16 al 22 agosto, si sono riempite di canti, balli,bandiere proventi da tutto il mondo: una moltitudine di giovani mossi dal desiderio di ascoltare la Parola di Dio in un'esperienza, decisamente unica.
Qui, in questa Giornata, hanno un'occasione privilegiata per mettere in comune le loro aspirazioni, scambiare reciprocamente la ricchezza delle proprie culture ed esperienze, animarsi l'un l'altro in un cammino di fede e di vita, nel quale alcuni si credono soli o ignorati nei propri ambienti quotidiani.
Anche il nostro Oratorio Salesiano di Santeramo ha partecipato a questo evento mondiale: il gruppo degli animatori, zaino in spalla, è partito alla volta di Madrid per portare la propria testimonianza di educatori salesiani ed arricchire i vissuti personali, di chi, come noi, ha scoperto l'amore di don Bosco e si adopera per educare secondo quell'amore.
Due sono stati i momenti salienti vissuti in preparazione all'incontro con il papa: il primo è stato il 17 agosto nella casa salesiana di Atocha, dove più di 7000 ragazzi provenienti dagli oratori di tutto il mondo, si sono radunati per la "Festa MGS". Una scenografia immensa ed un palco gigantesco, hanno accolto le attività preparate dai vari gruppi.
Il lungo pomeriggio 'salesiano' si è concluso con la veglia di preghiera dal titolo Saldi nella fede che riprende quello che è il tema della GMG 2011. Ma una festa non può dirsi salesiana se non termina con il messaggio della buonanotte, tanto caro a don Bosco: è stata la madre generale a lasciarci il primo pensiero. "Questo incontro mondiale ci mostra che la pace è possibile nel mondo". "Desidero che questo incontro ci faccia tornare trasformati alle nostre case, trasmettendo che la vita ha senso e vale la pena viverla".
E poi è stata la volta del Rettor Maggiore, Pascual Chavez, che ha ricordato Sean Devereux, un giovane inglese che aveva incontrato Gesù durante la GMG di Roma, e che aveva deciso di seguirlo dando la sua vita per lui in Somalia: "Non buttate via la vostra vita. L'unico che ha vinto la morte non l'ha fatto con la tecnologia o il denaro, se non con l'amore. E questo sta prima di tutto". "Cristo è presente nell'Eucarestia e nella comunità, perché noi siamo il suo corpo".
Il secondo momento importante di questa esperienza madrilena, è stato la liturgia penitenziale, vissuta, venerdi 19 agosto insieme a tutti i ragazzi dell'Ispettoria Meridionale.
Il 21 e 22 poi, la Giornata mondiale della Gioventù è entrata nel vivo della manifestazione con i due momenti centrali: la Veglia e la Celebrazione Eucaristica con il Santo Padre. Momenti segnati dal sole cocente, dal caldo, dalla pioggia e dal vento , che però non hanno spento l'entusiasmo e la voglia di accogliere cogliere i tanti inviti e le sollecitazioni che il Papa ci ha offerto durante queste giornate di preghiera ed incontro: innanzitutto ha invitato tutti a non 'avere paura' e di non lasciarsi scoraggiare da un ambiente ostile e ostico alla fede; di superare la cultura della mediocrità, del vuoto e del non senso; di cercare la via del Cristo: di costruire la propria casa, il proprio progetto di vita su di Lui; ed infine ha invitato tutti a tornare a casa felici dell'incontro con il Signore e di annunciarlo a tutti, di essere discepoli, perché chi ha fatto esperienza del suo amore, non può tenerlo egoisticamente per se, ma condividerlo con quanti incontreremo sul nostro cammino.
Quella della giornata mondiale è sempre un'esperienza irripetibile e carismatica: un'occasione di incontro con tanti giovani felici, che sembrano amici da sempre, di quell'amicizia vera che viene dalla fede in Gesù Cristo. Ora, tornati a casa e carichi di questa è il tempo di spiegare che Cristo non è un bene solo per noi stessi, è il bene più prezioso da condividere con gli altri; anche Don Bosco ci invita a seguire Gesù, a dare ai nostri ragazzi la vera allegria che è cammino di santità. E la santità, per i nostri ragazzi è l'unica via per vivere una vita vera e felice.