Harambèe 2013

domenica 13 ottobre 2013
Harambèe 2013

Torino, Harambée 2013, 28-29 Settembre, Colle don Bosco/Valdocco. “Come ti cambia”, “come ti cambia il cuore” ha aggiunto in Rettor Maggiore durante la presentazione dei missionari in partenza per la 144esima spedizione missionaria: questa frase racchiude come in un vaso tutte le emozioni, le sensazioni che ogni partecipante a questo “incontro festoso” ha potuto raccogliere e vivere come ogni anno.

Abbiamo avuto l’opportunità di guardare tanti occhi, per primi quelli dei nostri compagni di viaggio delle nostre ispettorie: c’era chi partecipava per curiosità, chi per interesse, chi per raccontare la propria esperienza vissuta e chi semplicemente per vivere tramite le esperienze degli altri.

Colle don Bosco. Ascolto di alcuni missionari che hanno svolto un solo mese o parte della loro vita in terra di missione, erano 5: una coppia, una sacerdote e due ragazze. Dai loro occhi e dalle loro parole si riusciva a capire molto bene quanta felicità vi era nel loro cuore, come stava cambiando.

“Abbiate il coraggio di mettere in discussione la vostra vita. La missione vi sorprende e vi cambia”. Esperienza di quest’ affermazione è stata fatta nei gruppi di lavoro che sono stati radunati subito dopo le testimonianze; a parlare non erano solo dei testimoni specifici ma ogni partecipante era testimone. Si è diventati testimoni gli uni degli altri. Custodi di un cambiamento che solo il Signore era in grado di operare in ognuno. Oltre ai gruppi vi è stata l’opportunità di ascoltare e di vedere alcune esperienze estive svoltesi in Italia e nei paesi stranieri, in particolar modo l’Etiopia dal gruppo “Amici del Sidamo”. L’esperienza italiana che è stata presentata era stata fatta organizzata dalla nostra ispettoria e grazie a Sara di Santeramo tutti i partecipanti sono stati immersi in quello che ogni ragazzo, che si era recato a Torino ,aveva svolto. La giornata si è conclusa con un momento di balli, il rosario e la Buonanotte da parte della Madre Yvone che ha consegnato simbolicamente ai tutti noi partecipanti tre parole chiave da conservare per la nostra vita. Non abbiate paura, la fede è un dono che non si può tenere solo per sé ma deve essere condiviso; prendersi cura, non si può essere felici da soli, bisogna donarsi al proprio fratello; fate della vostra vita un capolavoro, essere persone disponibili ed aperte perché l’essere per gli altri ti cambia dentro.

Valdocco. “Vi voglio felici, coraggiosi, allegri, salesiani, giovani”. Ognuno di noi era racchiuso in queste parole che don Pascual Chavez ha rivolto a tutti ed in particolar modo ai missionari in partenza per la 144esima spedizione. Tra i missionari salesiani vi è anche un salesiano della nostra ispettoria meridionale, Odise Lazri. Ha chiesto ad ognuno di essere discepoli e testimoni di Cristo in ogni ambiente e in ogni circostanza, proponendo come stimolo anche Papa Francesco che sta cercando di rendere la chiesa più alla portata di tutti, l’ha fatta uscire sulla strada. Come conclusione dell’Harambée è stato dato il mandato ai missionari partenti durante la celebrazione eucaristica dove il Rettor Maggiore ha sottolineato ancora di più che il compito di missionari viene affidato da Cristo, dal Signore che riempie il nostro cuore e fa si che venga condiviso con chiunque.

“Oggi voi siete inviati da questo luogo dove Don Bosco iniziò e sviluppo la sua opera. Oggi siete chiamati a continuare il suo sogno. Diventate missionari dei giovani, abbiate a cuore i più poveri, portate loro il lieto messaggio della salvezza”, con questo augurio si è concluso questo Harambée 2013. Ognuno si noi ha portato con se questo cambiamento nelle proprie case in modo da trasmetterlo e condividerlo con gli altri. Perché insieme è più bello.

 

 

Stefania Postiglione

 

 

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