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Formare educatori per il futuro
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L’Istituto Universitario Pratesi di Soverato, affiliato all’Università Pontificia Salesiana di Roma e unico istituto universitario dell’Ispettoria salesiana dell’Italia meridionale, ha festeggiato il traguardo dei primi sei anni di attività con 51 educatori laureati, 8 studenti prossimi alla discussione della tesi e 37 iscritti alla laurea triennale in Scienze dell’educazione. L’inaugurazione del settimo anno accademico si è tenuta sabato 25 gennaio nel Salone Don Pilla dell’Istituto, in via Verdi 1, alla presenza di importanti figure del mondo accademico, ecclesiastico e istituzionale.
Un evento di grande rilievo
Alla cerimonia hanno partecipato il direttore dell’Istituto Luciano Squillaci, il decano della Facoltà di Scienze dell’educazione dell’Università Pontificia Salesiana Antonio Dellagiulia, il Vicario dell’ispettore e segretario ispettoriale Tomë Mihaj, il sindaco di Soverato Daniele Vacca, il vicario dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace Ferdinando Dodaro, l’officiale di segreteria Rosa Fiore, l’officiale di biblioteca Roberto Alessandrini e Mariangela Ambrosio, direttrice della Caritas diocesana di Reggio Calabria-Bova e direttrice generale del Centro Reggino di Solidarietà.
La prolusione inaugurale è stata affidata a Patrizio Bianchi, già ministro dell’Istruzione nel Governo Draghi, titolare della Cattedra Unesco sull’educazione, la crescita e lo sviluppo dell’Università di Ferrara e socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei. Bianchi ha tenuto un intervento dal titolo “Educazione e cambiamento. Superare le disuguaglianze per la crescita dei territori”, in cui ha sottolineato l’importanza della scuola come luogo di inclusione e speranza:
“Da dopoguerra ad oggi è diminuita la diseguaglianza economica tra i singoli Paesi, ma è aumentata al loro interno. Anche per questo la scuola deve farsi carico delle differenze e delle distanze, rendendosi aperta, inclusiva e affettuosa, capace di favorire rapporti stabili. È fondamentale imparare ad apprendere, a fare, a essere, a vivere insieme. Il nostro mestiere è aiutare i ragazzi a trovare la speranza”.
Il direttore Squillaci ha ripreso il tema della speranza, sottolineando il ruolo dell’Istituto Pratesi nel contrastare la fuga dei giovani dalla Calabria:
“Molti ragazzi calabresi non hanno sogni, pensano di andarsene, ma temono di perdere gli affetti. L’Istituto Pratesi esiste proprio per dire che il futuro si può costruire a partire dal territorio perché l’educazione è un fatto squisitamente politico finalizzato a creare speranza nel futuro”.
Riconoscimenti e nuovi inizi
Durante l’evento, l’officiale di biblioteca Roberto Alessandrini ha aperto i lavori con un intervento dal titolo “Pensieri meridiani. Il Sud tra marginalità e opportunità”, seguito dalla relazione annuale del direttore Squillaci. Dopo la prolusione di Patrizio Bianchi, sono stati consegnati riconoscimenti agli studenti meritevoli da parte dell’officiale di segreteria Rosa Fiore e del sindaco Daniele Vacca.
La cerimonia si è conclusa con i saluti dell’Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, monsignor Claudio Maniago, e di padre Tomë Mihaj dell’Ispettoria salesiana dell’Italia meridionale. Infine, il Decano della Facoltà di Scienze dell’educazione dell’Università Pontificia Salesiana, Antonio Dellagiulia, ha dichiarato ufficialmente aperto il settimo anno accademico dell’Istituto Pratesi.
Un invito a formarsi per il futuro
L’Istituto Universitario Pratesi di Soverato continua a offrire un percorso formativo di qualità per gli educatori del futuro, con un corpo docente composto da 21 professori, di cui 8 stabilizzati. Per chiunque voglia intraprendere un percorso accademico nel campo dell’educazione, l’Istituto rappresenta un’opportunità unica di crescita professionale e personale.
Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito www.istitutopratesi.it o contattare la segreteria all’indirizzo [email protected].