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Campo superiori - ROCA CITY 6-10 agosto
Dal 6 al 10 Agosto si è svolto presso Roca Vecchia… il campo della fascia superiori dell’Oratorio di Caserta e Centurano!
Gli animatori insieme all’incaricato dell’oratorio Don Donato Bosco, hanno preparato un campo all’insegna dell’identità, conoscenza, collaborazione, superamento dei propri limiti sotto la forma di un gioco di ruolo!
Tutto si è svolto nella “ROCA CITY” nella quale nel 1600 vi giunge un giovane archeologo e capitano della marina militare italiana Giovanni Bosco.
La moneta della città prende il nome di ROSITAS e ogni cifra ha il suo significato:
10 Rositas: la nuova generazione
20 Rositas: la cultura multietnica
200 Rositas: il sole della Puglia…
Dopo aver ascoltato la storia della città nella quale si sarebbe svolto il gioco, i ragazzi sono stati divisi per “ famiglie”: Nobili, Imprenditori, Borghesi, Cinesi, Immigrati e Poveri.. Ad ognuna delle famiglie è stato consegnato del materiale e del denaro!
Non tutte le famiglie quindi avevano le stesse possibilità di sopravvivenza e hanno dovuto guadagnare e alle volte rubare il denaro altrui per poter vivere senza debiti!!
La prima serata ogni famiglia si è impegnata a presentarsi alla giunta comunale( gli animatori) e con le proprie forze e possibilità ogni ragazzo ha dato ciò che poteva per procurarsi abiti e per inventare scenette divertenti inerenti alla famiglia facentesi parte inventando cognomi e nomi..
La mattina seguente viene posto un obiettivo diverso ad ogni famiglia da portare a termine entro quella stessa sera nella quale la famiglia dei Nobili aveva organizzato una festa in tutta la città!
Nei giorni avvenire il comune di Roca City si ritrova in dissesto economico e il sindaco con la giunta comunale e il parroco della città decidono di organizzare delle olimpiadi : di mattina in spiaggia con gare di nuoto, tuffi e nuoto sincronizzato e nel pomeriggio gare di corsa, marcia, ginnastica artistica… Ogni famiglia doveva pagare per la partecipazione un tot di rositas in base al reddito! Una giornata posta al superamento dei propri limiti e le proprie paure!
Finite le Olimpiadi, dopo cena, si sale sul pullman e si arriva nella bella città di Otranto per una serata alternativa!!! Tra musica, negozietti, gelato, mare. Passa così anche la terza sera chiudendo con la buona notte di Don Donato!
La mattina seguente, dopo la preghiera iniziale quotidiana ( Dio è sempre stato presente nelle nostre giornate, partendo dalla mattina alla messa pomeridiana e alla preghiera della sera) il Sindaco annuncia alla città, che sono riusciti ad uscire dal dissesto economico e che da quel momento in poi tutte le famiglie avevano la stessa dignità, gli stessi diritti; erano tutti sullo stesso piano!
L’obiettivo delle famiglie questa volta era quello di mostrare i propri talenti, ed unirsi agli altri componenti delle famiglie che avevano più o meno lo stesso talento, per preparare una serata allegra!!
In seguito alla preparazione della serata si è entrato nel momento tra i più importanti del campo: il deserto!
E’ stato letto un brano del vangelo, e ascoltando una canzone ogni ragazzo ha iniziato a riflettere sulla propria vita!!!
La sera stessa, in terrazza, c’è stata la liturgia delle stelle con condivisione e momenti di ringraziamento!
Una sera intensa di emozione e consapevolezza di ciò che si è svolto in quei giorni, per alcuni è il primo campo, per altri l’ultimo, per altri ancora è stato un campo per integrarsi meglio con ragazzi con cui non aveva instaurato alcun rapporto d’amicizia o per iniziare un anno oratoriano con l’impegno di ESSERCI ed ESSERE....La notte è lunga, i ragazzi vanno a dormire passate le due..
Alle sette e trenta inizia la musica che fa da sveglia!!
Arriva così l’ultima mattinata, i ragazzi vengono divisi in gruppi di appartenenza per organizzare la messa: preghiera dei fedeli, offertorio, canti, letture e per il quinto superiore il saluto alla fascia!
La messa ha avuto un’intensità particolare, ha coronato alla perfezione il momento finale del campo!
Per il quinto superiore, probabilmente leggermente di più che tra la commozione degli animatori e di Don Donato hanno salutato la fascia cantando e leggendo una lettera di ringraziamento e di augurio per gli altri ragazzi!!
Un campo, secondo il mio punto di vista, diverso dagli scorsi, che ha toccato tematiche importanti senza risultare pesante, in cui si è riusciti ad alternare momenti di preghiera a momenti di gioco, dove però, ogni gioco aveva il suo perché!!!
Un campo che anche ai più piccoli resterà nel cuore!!
Valentina Campofreda