A Bari: come Don Bosco, educhiamo alla legalità

venerdì 14 novembre 2014
A Bari: come Don Bosco, educhiamo alla legalità

La celebrazione del Bicentenario della nascita di don Bosco a Bari

 

Si è svolta martedì 28 ottobre 2014 presso l'opera salesiana Redentore di Bari, la manifestazione di inaugurazione del Bicentenario della nascita di Don Bosco. Il tema scelto è stato: "Come don Bosco, educhiamo alla legalità".

Alla tavola rotonda hanno partecipato: il dott. Antonio Nunziante, Prefetto della città di Bari; Don Stefano Martoglio, Consigliere Generale per l'Area Salesiana Mediterranea; Don Antonio Palmese, Referente di "Libera" Campania e Vicario episcopale di Napoli per la Carità  e per la Pastorale Sociale; Don Giuseppe Morante, pedagogista.

Presenti alla Tavola rotonda: il Questore di Bari, Antonio De Iesu; il Comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri, Rosario Castello; l'Assessore allo Sport ed Ambiente del Comune di Bari, Pietro Petruzzelli, che ha portato il saluto del Sindaco di Bari; la Garante dei diritti dei minori della Regione Puglia, Rosy Paparella; il direttore della Caritas diocesana, Vito Piccinonna.

La Tavola rotonda moderata da don Giuseppe Ruppi è stata supportata da alcuni video-interviste sulla legalità, preparati dai giovani del Gruppo delle Comunicazioni sociali e da alcuni canti preparati dal Gruppo canto don Bosco.

Il Prefetto Antonio Nunziante ha esordito affermando che il buon andamento sociale dipende da da tutti noi, nessuno escluso. Pietre miliari di questo buon andamento sono la collaborazione e la prevenzione. "Nessun genitore, educatore, cittadino in generale deve biasimare o,addirittura, giustificare azioni sbagliate commesse da altri, che siano questi ragazzi, giovani o adulti. Tutti devono avere il giusto senso delle proprie azioni."

Il volontariato può fare molto. "Infatti proprio mediante il volontariato -  ricorda il Prefetto - nel 1991, la città di Bari riuscì ad accogliere dignitosamente gli emigranti albanesi. Figure importanti in questo campo furono il magnanimo Don Tonino Bello e il prof. Dalfino, allora sindaco di Bari".

Don Stefano Martoglio, nel suo intervento si concentra su come si comporterebbe Don Bosco nell'attuale contesto sociale: prima di fare qualcosa PER I GIOVANI bisogna lavorare CON I GIOVANI. Per lavorare con i giovani è necessaria una collaborazione tra le varie parti sociali, le quali devono parlarsi, confrontarsi. "E'  necessaria una strategia in grado di rispondere alla richiesta di aiuto dei giovani". Anche in questo contesto è importante investire e promuovere la prevenzione educativa: l'onestà  è alla base dell'educazione e della formazione (anche lavorativa) dei giovani. Don Bosco ha insegnato ad essere: "buoni cristiani e onesti cittadini".

Don  Antonio Palmese, referente per "Libera", rimarca l'attenzione della tavola rotonda sulla legalità. "La parola legalità significa rispetto, partecipazione, responsabilità, memoria, educazione, comprensione". Don Antonio, facendo leva sulla sua esperienza con minori e giovani vittime della criminalità organizzata, tiene a sottolineare che la mafia c'è, e deve essere combattuta: "bisogna parlare perché il silenzio ci fa persino complici!". Non è possibile che ogni anno ci siano tante vittime innocenti di mafia e "non è possibile sentir dire che le povere vittime si trovavano nel momento sbagliato nel posto sbagliato! Perché una vittima non ha colpa; è chi ammazza che sta al posto sbagliato nel momento sbagliato a fare la cosa più terribile che possa essere commessa!". Don Antonio conclude: "Tutto questo deve finire. Attraverso la memoria dobbiamo lottare insieme, diventando così una comunità sempre più forte".

L'ultimo intervento è di don Giuseppe Morante, pedagogista. Attraverso una riflessione sulle alleanze educative giunge alla proposta di due iniziativa che hanno come scopo la riqualificazione sociale del quartiere Libertà di Bari:  una scuola per i genitori ed una biblioteca di quartiere.

Don Mario Sangiovanni, direttore-parroco del Redentore, saluta gli oltre 200 partecipanti all'iniziativa mentre il Colonnello Provinciale dei Carabinieri, Rosario Castello, presenta un progetto sulla legalità che interesserà i giovani e i genitori dell'Oratorio attraverso una serie di incontri sulla legalità che si terranno ogni primo lunedì del mese alle ore 20. Gli incontri saranno animati dal personale dell'Arma dei Carabinieri.

Emy Cassano

Gruppo Comunicazioni Sociali Redentore

 

Foto evento

 

 

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