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Un fiume di Grazia
Quattro Professioni Religiose hanno segnato la vita pastorale dell’Ispettoria Meridionale nel secondo semestre di quest’anno: quelle di Altjon Rroku, il 16 settembre a Tirana, Davide Baccaro e Luigi Sergio, il 7 ottobre a Soverato e Luigi Dantone, il 12 novembre a Caserta; in cui hanno emesso i voti perpetui di Obbedienza, Povertà e Castità, entrando a far parte della Congregazione Salesiana. Sono stati mesi in cui tutta la Famiglia Salesiana del sud si è cinta attorno a loro, condividendo la gioia della comune scelta di consacrare la vita a Dio attraverso il servizio educativo e di evangelizzazione per i giovani, secondo l’esempio di Don Bosco.
«Le professioni che abbiamo vissuto da settembre a novembre - dichiara l’Ispettore don Gianpaolo Roma - sono davvero un “fiume di Grazia” che si è dispiegato in questo tempo. Un fiume che certamente porta nuova linfa e speranza alle nostre Comunità Educative Pastorali, che incoraggia a continuare ad essere audaci nel proporre ai giovani la strada salesiana come una strada per la felicità».
Cresciuti negli oratori del sud Italia e dell’Albania, i 4 "neo-salesiani" hanno maturato la loro vocazione attraverso l’impegno dell’animazione per i più piccoli, facendo esperienza quotidiana della Spiritualità Giovanile Salesiana. Luigi Sergio racconta: «Don Bosco ha conquistato il mio cuore, mi ha attratto a sé e mi ha fatto scoprire la bellezza della vita salesiana: una vita interamente oratoriana, comunitaria e nell’amore di Cristo; perché è Cristo, che attraverso i giovani, mi chiama a vivere una relazione bella, intesa, intima e generosa con Lui, come è accaduto a don Bosco. Ed è qui che sento la mia libertà».
I Confratelli, adesso rientrati negli istituti di formazione per proseguire gli studi intrapresi, ricordano che per accogliere il Dono ricevuto e rispondere alla vocazione è necessario dedicare del tempo alla formazione personale. «Un impegno prioritario – sottolinea l’Ispettore – non solo per coloro che sono nella fase iniziale del cammino, ma per tutti i Confratelli e i Laici corresponsabili nella missione».