Inaugurazione museo Don Bosco a Napoli

Il 17 febbraio a Napoli aprirà le porte il percorso emozionale del MUSEO DELLA PACE – MAMT
dedicato a “DON BOSCO: I GIOVANI APOSTOLI DEI GIOVANI” con video, oggetti, testimonianze e reperti sul “Santo dei giovani” e sui “Salesiani nel mondo”.

Il programma è il seguente:

Ore 9.30

Preghiera a Don Bosco nella Chiesa di San Giuseppe Maggiore, dove San Giovanni Bosco celebrò l’unica Messa nel Sud d’Italia il 30 marzo 1880.
Lettura della rivisitazione teatrale, dalle memorie biografiche, del Viaggio di Don Bosco a Napoli.

Ore 10.00

Preghiera al Totem della Pace con l’urna del “Migrante Ignoto”, visitato da Papa Francesco il 21 marzo del 2015.

In presenza dei giovani migranti e dei giovani impegnati in attività di aiuto e di solidarietà.

Ore 10.30

Inizio della visita del Museo della Pace – MAMT con inaugurazione dello spazio al piano terra dedicato a “DON BOSCO E I GIOVANI”

Ore 11.00

Conferenza stampa nella Sala Vesuvio.

Proiezione del Video “DON BOSCO, IL POTERE DELL’AMORE”.

Ore 12.30

Visita del Museo e del percorso “Un Mare, Tre Fedi” (i presepi, Padre Pio, Madre Teresa).

Inaugurazione della “SALA DON BOSCO” e benedizione della “Cappella DON BOSCO” con la reliquia del Santo dei Giovani.

Rivisitazione teatrale, dalle memorie biografiche, del Viaggio di Don Bosco a Napoli.

29 Marzo 1880, sono le 8:30, il treno è appena partito da Roma, mi sto dirigendo verso Napoli; non sono mai stato da quelle parti, non vedo l’ora di visitare questa città, me ne hanno sempre detto un gran bene.  Non pensate male, non sto andando a Napoli solo per una vacanza; ho un importante appuntamento con una certa Marchesa Gargallo, vuole incontrarmi per realizzare alcuni progetti interessanti.

15:40, finalmente a Napoli, c’è tantissima gente…dovrei incontrarmi con…ah, eccolo, Don Fortunato Neri, il Parroco dell’Ospedaletto, sarà lui ad accompagnarmi in questi giorni Napoletani.

La carrozza ci sta portando in giro, ogni piccolo palazzo, ogni piccolo mattone ha la sua storia, mi dicono che questi sono i “quattro palazzi”, poi passiamo in Piazza della borsa e arriviamo in Via Medina, all’Ospedaletto.

C’è un’altra persona che non vedevo l’ora di incontrare, Padre Ludovico da Casoria, molti dicono che ci somigliamo, c’è chi lo chiama addirittura “il don Bosco di Napoli” anche lui si occupa, da sempre, dei ragazzi in difficoltà e ha cambiato la vita a molte persone, in Italia e fuori.

Dopo questo piacevole incontro, finalmente ci ospiterà la Marchesa Gargallo, il suo maestoso palazzo si trova in via S. Lucia, entro in casa e l’occhio cade immediatamente al balcone del salone, che panorama, uno spettacolo incredibile…

Dopo l’incontro con la Marchesa facciamo ritorno all’Ospedaletto e lì passiamo la notte.

Di buon mattino, visito la Chiesa a due passi dall’Ospedaletto, durante la celebrazione, mi colpisce un bambino che è lì per servire la Messa, avrà poco più di dieci anni; subito dopo aver celebrato, mi fermo qualche minuto a parlare con lui , “Mi chiamo Peppiniello Brancati” mi dice con una bella voce decisa; senza troppi giri di parole gli chiedo se è interessato a seguirmi su, a Torino; la mamma non ne vuole proprio sapere, ma io le ho già detto che prima o poi Peppiniello verrà da solo.

Dopo un’ottima colazione, comincio le mie visite in varie case di educazione e termino il mio giro “all’Istituto delle monache della carità” dove, l’Arcivescovo di Napoli ha preparato un pranzo di beneficenza per 400 persone; qui incontro ancora Padre Ludovico e conosco anche il buon Sindaco della città di Napoli.
L’Arcivescovo sta indossando il grembiule e comincia a servire il cibo a tutti, anche noi ci diamo da fare…che bello vedere una Chiesa con il grembiule, che bello vedere una Chiesa al servizio.

Dopo pranzo ritorno all’Ospedaletto e con me, per un ultimo colloquio interessante, Padre Ludovico, cominciamo a parlare talmente tanto che non mi accorgo del passare del tempo, eh si, ho perso il treno!