IL BUS GUIDATO DA DON BOSCO

martedì 21 febbraio 2017
IL BUS GUIDATO DA DON BOSCO

LOCRI. IL BUS GUIDATO DA DON BOSCO PER CRESCERE BENE, ANCHE AL SUD

(Roma, 20 febbraio 2017) – Difendere il diritto al tempo libero, al gioco e alla creatività dei bambini di Locri. E farlo con un pulmino. L’intuizione è venuta a Don Mimmo Madonna, direttore della casa salesiana di Locri, che dalla scorsa estate ha pensato di affittare un bus per accompagnare in oratorio tutti quei bambini che abitano le periferie del paese.

In questa zona a sud della Calabria, da anni, sono tante le famiglie che soffrono la carenza di servizi educativi essenziali e nonostante l’oratorio salesiano rappresenti un’alternativa ai modelli negativi proposti dalla ‘ndrangheta, per molti di loro è difficile raggiungerlo. In molte contrade, infatti, di sera viene interrotta la fornitura di energia elettrica rendendo impraticabili le vie di collegamento.

Così nasce l’idea del Don Bosco Bus, un pulmino che tutti i giorni prende i ragazzi a scuola e li porta in oratorio, per poi riaccompagnarli a casa, di sera. «È nato come possibilità di andare a cercare i ragazzi anche nelle contrade più disperse di Locri» racconta Don Mimmo. «Accompagnandoli in oratorio permettiamo loro di giocare, di seguire gli allenamenti, partecipare alle formazioni di gruppo e anche a quelle spirituali. In questo modo l’oratorio salesiano di Locri ha voluto dare una risposta concreta al territorio».

Il pulmino, però, non si compra. «L’idea del bus non è nata per acquistare un mezzo proprio ma per costruire un lavoro in rete» continua il salesiano. «Grazie all’affitto del Don Bosco Bus siamo riusciti a coinvolgere un’azienda locale onesta e leale, che ci è sempre venuta in contro, anche quando i ragazzi non potevano pagarsi gli abbonamenti. In più abbiamo creato interesse pubblico intorno a questo mezzo che già offre un servizio ai cittadini del posto, accompagnando gli anziani dall’ospedale al centro di Locri. Creare rete è il nostro obiettivo: vorrei che il pulmino diventasse uno strumento a servizio del territorio e non solo di proprietà di noi salesiani. Don Bosco, del resto, ci ha insegnato a lavorare per più per gli altri che per sé stessi. E questa terra ne ha bisogno!».

Quella di Don Mimmo è solo una delle tante storie di salesiani e laici impegnati a contrastare i fenomeni di povertà educativa e di dispersione scolastica. Il progetto “Case di Don Bosco” promosso da Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS nasce per accompagnare quei giovani che in Italia si trovano in condizioni di povertà, ai quali manca la presenza costante di una famiglia e che hanno bisogno di qualcuno che si prenda cura di loro. Operano nelle periferie di grandi città come Foggia, Novara e Locri offrendo a questi quartieri spazi a misura di bambino per svolgere attività scolastiche o extra-scolastiche. Fino al 30 Aprile 2017 è possibile sostenere il Don Bosco Bus attraverso la campagna di crowdfunding dedicata sul sito www.salesianiperilsociale.it/crowdfunding

Ufficio Stampa “Salesiani per il Sociale”
Responsabile: Ermanno Giuca
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