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La FS della Regione Mediterranea
Dall’8 all’11 Febbraio si è svolto a Genzano l’incontro dei Delegati Ispettoriali della Famiglia Salesiana per la Regione Mediterranea (Portogallo, Spagna, Francia, Italia e Medioriente) con la partecipazione di ben 30 partecipanti delle varie Ispettorie dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice e con esponenti Responsabili Centrali di alcuni Gruppi Salesiani (SDB, FMA, ASC, Exallievi SDB, Exallievi FMA, VDB, ADMA, Canson Nova e Discepoli di Cristo). L’iniziativa, realizzata e coordinata dal Segretariato per la Famiglia Salesiana, è stata presieduta dal Delegato Mondiale del Rettor Maggiore per la FS, don Juan Luis Plaja, con la presenza anche della Consigliera Mondiale della FS delle Fma, suor Leslie Ortega, e del Coordinatore mondiale dei salesiani Cooperatori, Antonio Boccia. Vi hanno partecipato, inoltre, il nostro Delegato Ispettoriale don Tobia Carotenuto e, come sostituta alla Delegata Ispettoriale Suor Carla Meschini, Suor Palma Basile.
L’esperienza, attraverso la presentazione di Buone Prassi nella formazione e nella missione nella FS (apprezzati il nostro Piano Formativo comune per gli Aspiranti Laici dei FS e l’esperienza delle Consulte), ha visto impegnati tutti in un laboratorio prolungato e articolato, finalizzato a delineare il Profilo del Delegato della FS (nei suoi tre livelli, Ispettoriale, Provinciale e Locale). Si è evidenziato soprattutto la modalità di servizio dell’accompagnamento da parte dei Delegati. Una istanza molto sottolineata, attraverso un intervento magistrale di don Pascual Chávez Villanueva, è stata quella di una FS più presente nelle odierne vicende reali ordinarie, lette, queste, anche nei loro sistemi di significati e valori che le sottendono e dove abitualmente si situano i giovani (generi di economia che spesso li usano, mondo del virtuale e Infosfera, Intelligenza Artificiale, irrilevanza della Fede…).
Sì è affermato il bisogno di una più chiara ed espressa modalità di servizio del coordinamento dei Gruppi istituiti della FS presenti nelle Ispettorie, considerati come risorse, perché, nella loro variegata espressione specifica, danno sostanza alla forza, anche pastorale, della Famiglia Carismatica.
Corale è stata la richiesta di una più esigente formazione, da parte di tutti i Gruppi della FS, circa gli elementi comuni e costitutivi del carisma salesiano: si attinga in ciò da don Bosco, patriarca comune, che costituisce una comune fonte carismatica, dalla quale poi, far partire i vari canali di specificità propria dei molteplici Gruppi. E ciò sarà tanto più possibile se si assume, con responsabilità, il primo quadro di riferimento teologico pastorale salesiano, che è la Carta d’Identità Carismatica della FS. In essa si afferma come la Comunione e la promozione delle Vocazioni specifiche costituiscono due note essenziali di una generatività sempre avvincente per i 32 Gruppi. Così si renderà ancora coinvolgente il Sogno di stare tra e per i giovani, destinatari prioritari che devono stare a cuore tutta la FS.
Una evidenza particolare è stata posta perché si avvii un cammino di condivisione di linee praticabili comuni tra la FS e la Pastorale Giovanile-Vocazionale, particolarmente nell’esperienza degli SDB ed FMA nel Movimento Giovanile Salesiano, per poi estenderlo anche alla PG degli altri Gruppi Salesiani.
L’esperienza ha gratificato tutti, non solo per il clima di fraternità e di gioiosa sorpresa di conoscenza della varietà di modi diversi di fedeltà a d Bosco, ma è stata anche un momento di rinnovata coscienza di dover essere più chiara profezia di un modo ulteriore di vivere il Sistema preventivo. In tutto questo orizzonte ideale particolarmente i Delegati devono caratterizzarsi nella loro "passione carismatica".