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Consulta della Famiglia Salesiana
Il 26 e 27 Ottobre, presso la Casa Salesiana di Santeramo in Colle (BA), i Responsabili dei Gruppi della Famiglia Salesiana presenti nell’Italia Meridionale, hanno preso parte ai lavori della Consulta Ispettoriale coordinata dal Delegato Ispettoriale, don Tobia Carotenuto, e presieduta dall’Ispettore, don Gianpaolo Roma. Su 13 Gruppi che insistono sul nostro territorio del sud, erano presenti ben 11.
Nel corso della “due giorni” ci si è confrontati sulla realtà della Laicità e dei laici nei Gruppi della FS, comunicando i cammini fatti, le esperienze in atto, i riferimenti statutari e il magistero delle guide preposte nell’animazione e nel governo. Particolare attenzione è stata riservata ai contributi dei Capitoli degli SdB e delle FMA. ?Non sono mancate anche le esperienze dei piccoli Gruppi. Si ricorda, ad esempio, la cura che stanno ponendo le Oblate Salesiane del Sacro Cuore di Mons.Cognata, come anche l’attenzione posta ai loro laici da parte dei Micaeliti.
Si è evidenziato, da parte di tutti, il valore vocazionale ed educativo-pastorale della stessa laicità. Elementi, questi, attenzionati in connessione tra i Gruppi Salesiani Laici e i Gruppi Religiosi, come gli SdB e le FMA.
Particolare attenzione nei partecipanti ha richiesto il testo martire del Documento organico proprio sulla presenza dei Laici nella FS e sulla chiamata di essa a condividere sempre più la corresponsabilità nella gestione animativa dei Progetti Pastorali e, dove se ne ravvisasse l’opportunità e la richiesta, anche nella gestione delle strutture pastorali ed educative.
Gli interventi dei presenti hanno dato ulteriore consistenza a questa visione, che chiede ancor più la condivisione della comunione nella corresponsabilità carismatica, e comunque nell’attenzione all’autonomia specifica di ciascun gruppo.
Significativo l’intervento dell’Ispettore che, ripercorrendo la storia e la vita di questi anni nella FS, ha affermato che sempre più cresce la coscienza per la quale nessuno si senta proprietario esclusivo del carisma, ma ciascuno curi sempre più la specificità espressiva e realizzativa di esso.
Si attende comunque, dopo un ulteriore lavoro di rimaneggiamento, di definire il Documento finale e la sua successiva metodologia di trasmissione nella FS.
Si e poi socializzato l’appuntamento del Giubileo della FS, che vedrà espresso uno stile di riconvocazione di tutta la FS intesa, in questa occasione, come una famiglia carismatica che si ritrova nel suo patriarca e fondatore, don Bosco. E perciò questo evento vedrà riuniti, non solo i Gruppi istituiti, ma anche quel grande popolo di laici e devoti di don Bosco, e soprattutto la presenza del Movimento Giovanile Salesiano ricco di ragazzi e giovani presenti nel nostro sud che vivranno, per l’occasione, un loro momento ispettoriale nei giorni precedenti al 4 maggio.
Proprio per questo respiro di tutti e due i polmoni della salesianità, quello degli adulti e dei giovani, necessita un gruppo organizzativo che non sia solo dei membri della FS, ma allargato ad altre realtà del carisma.
I partecipanti dell’incontro Santermano in Colle, hanno vissuto un tempo bello di gioiosa appartenenza di famiglia, donandosi l’intelligenza della ricerca, la passione della scelta vocazionale e la interiorità vocazionale, condividendo momenti significativi di relax, di studio e di preghiera e culminando nell’Eucaristia presieduta da don Gianpaolo.
Una foto finale e il pranzo in distensione hanno dato compiutezza relazionale. E ci si è dati l’arrivederci a giugno.
don Tobia Carotenuto,
delegato ispettoriale della FS