I nostri partner e noi utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per personalizzare contenuti e pubblicità, fornire funzionalità ai social network o analizzare il nostro traffico. Cliccando acconsenti all'uso di questa tecnologia sul nostro sito web. Puoi cambiare idea e personalizzare il tuo consenso ogni volta che vuoi tornando a questo sito web. Può gestire le impostazioni relative ai cookie, cliccando su 'Gestisci cookie'.
Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia
Cari Fratelli, Care Sorelle, Salesiani e Salesiane, membri della Famiglia Salesiana e Giovani impegnati nel volontariato,
Il 20 novembre di ogni anno si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia, anniversario della Convenzione ONU del 1989 sui Diritti dell’Infanzia (CRC).
Dal 2009, il 20 novembre è anche una opportunità per le persone di fede di celebrare la Giornata Mondiale di Preghiera e Azione per i Bambini, le Bambine e i Giovani del Mondo (DPAC- Day of Prayer and Action for Children).
Nel corso degli ultimi tre anni vi ho inviato un messaggio invitandovi a prendere parte attivamente a questa grande iniziativa interreligiosa, promossa dalla GNRC – Global Network of Religions for Children (la rete globale delle religioni per i bambini) e appoggiata dalla organizzazione Arigatou International. Si tratta di una iniziativa mondiale che collega comunità religiose e organizzazioni laiche per sostenere gli sforzi globali per contrastare la violenza contro bambini e bambine.
Questo anno, in occasione del 20 novembre, desidero lanciare il seguente invito alla preghiera e alla azione: “promuovere il diritto alla educazione per tutti i bambini e le bambine del mondo come strumento di lotta e di prevenzione del matrimonio precoce”.
Il Rapporto sullo Stato della Popolazione del Mondo 2012 dell’UNFPA, Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, evidenzia che per il periodo 2000-2011 un terzo delle donne fra i 20 e 24 anni (circa 67 milioni) si è sposata prima dei 18 anni e il 12% di esse prima dei 15. Il matrimonio precoce è una forma di violenza contro le bambine e una violazione dei loro diritti fondamentali, in quanto incide su tutti gli aspetti della loro vita incluso la possibilità di vivere a pieno l’infanzia e l’adolescenza e la possibilità di continuare a studiare. Incide anche sulla loro salute aumentando il rischio di abusi sessuali e di gravidanze precoci.
Desidero invitarvi, in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera e Azione per i Bambini, le Bambine e i Giovani del Mondo, a promuovere azioni, eventi, riflessioni e momenti di preghiera per rendere pubblico l’impegno della Famiglia Salesiana nella lotta contro la violenza nei confronti dell’infanzia, in modo particolare del matrimonio infantile, attraverso la prevenzione e l’educazione, seguendo il carisma del nostro Don Bosco.
Con l’avvicinarsi del Bicentenario della nascita del nostro Santo, per noi, la Famiglia Salesiana, è necessario ripercorre a fondo il cammino sulle orme di Don Bosco, padre e maestro della gioventù.
E’ una meravigliosa eredità che la Famiglia Salesiana ha nelle mani: 15 milioni di bambini e bambine in 133 paesi in tutto il mondo. Lo riconosciamo con umiltà ma anche con coscienza. Come Don Bosco a suo tempo, dobbiamo essere i protagonisti della loro salvezza. Oggi dobbiamo proteggere la loro dignità e garantire loro il godimento dei loro diritti fondamentali.
Con la speranza che le Comunità Salesiane siano capaci di promuovere alleanze forti in questa direzione, per la creazione di una nuova cultura della promozione e protezione dei diritti umani.
Le bambine con livelli educativi bassi sono maggiormente a rischio di matrimoni precoci e, una volta sposate, la maggior parte di esse lascia gli studi. Al contrario, le bambine e le ragazze che hanno terminato la scuola secondaria hanno fino a 6 volte meno probabilità di sposarsi prima dei 18 anni. E’ chiaro allora come l’istruzione sia una delle migliori strategie per proteggere le bambine e le adolescenti dal matrimonio precoce.
Come vi dissi l’anno passato, sono convinto che solo se noi, responsabili religiosi, ci uniamo con le altre persone di fede in uno sforzo comune potremo dare una risposta adeguata alle violazioni della dignità e dei diritti fondamentali dei bambini, delle bambine e dei giovani nel mondo.