Seminario di Animazione Vocazionale

Sarti/Santi dal 1815: Accostarsi e accompagnare i giovani con lo stile di don Bosco

Sarà la metafora della stoffa e del sarto ad accompagnare i giorni di seminario dal 17 al 19 febbraio 2015, presso il Salesianum di Roma.

I Salesiani d'Italia, da circa 5 anni hanno intrapreso un cammino rispetto a quell'ambito della Pastorale Giovanile, che in qualche modo rappresenta il suo vertice e coronamento, ovvero l'animazione Vocazionale. Pur tenendo come riferimento l'ampiezza della vocazione cristiana è sembrato opportuno in questi anni offrire degli strumenti perché l'annuncio esplicitamente vocazionale rispetto a vocazioni di "speciale consacrazione" potesse trovare spazio all'interno della vita delle nostre Ispettorie e Case Salesiane.

Dopo il piano di animazione vocazionale per il livello Ispettoriale (Darei la vita) e per il livello locale (Messis Multa), resta da compiere il terzo e ultimo passo che porterà a riflettere sull'accompagnamento personale in chiave vocazionale. In sintesi si vorrebbe provare a rispondere alla seguente domanda: esiste un modo tipicamente salesiano di accostarsi accanto al ragazzo e al giovane per condurlo alla pienezza della sua vita cristiana?

Guiderà questo percorso l'ascolto del Vangelo della Misericordia, della tradizione viva Salesiana e deldesiderio più profondo dei giovani. L'intervento del prof. Raffaele Mantegazza «Il "mio" educatore» offrirà, inoltre, la cornice pedagogica all'interno del quale inserire il cammino dei partecipanti al seminario. Ad accompagnare il seminario ci saranno anche don Beppe Roggia e don Pippo Ruta.

A partire da questi spunti si avvierà il lavoro dei laboratori per raccogliere modalità e stili di accompagnamento rispetto alle diverse età. Tre sono gli ambiti iniziali di lavoro: La stoffa – Il giovane che viene accompagnato, ilsarto – Colui che accompagna, la Sartoria – La relazione dell'accompagnamento. Tali laboratori confluiranno verso il quarto ambito di lavoro: l'Ago e il Filo – gli strumenti dell'accompagnamento.

L'auspicio è che possano essere non solo giorni di ascolto, ma di attivo e partecipato dialogo per provare a far germogliare semi di futuro per la nostra vita pastorale, un terreno da vangare e coltivare... insomma un SEMINARIO!

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